CAMAIORE. Abusi, abusi e ancora abusi. Questo inizio di settembre a Camaiore è stato caratterizzato da una serie di provvedimenti, soprattutto dell’edilizia privata, contro gli abusi edilizi.

Da parte sua l’amministrazione afferma che non c’è alcun indirizzo politico specifico. “Si tratta – spiega il sindaco Alessandro Del Dotto – di ordinario lavoro degli uffici”. Della polizia municipale da una parte e dell’ufficio edilizia privata dall’altra. “L’unica indicazione data dall’amministrazione – spiega Del Dotto – è quella di chiudere i provvedimenti aperti, per tutti gli uffici. Questo per garantire risposte certe da parte del Comune. Di sicuro quello che si sta sviluppando in Municipio è un maggiore coordinamento tra gli uffici”.

Fatto sta che gli inizi di settembre sono stati costellati da una serie di ordinanze di demolizione e ripristino dello stato originario. Si tratta per lo più di private abitazioni o terreni, ma c’è anche un hotel.

L’hotel si trova in viale Pistelli, sul lungomare di Lido di Camaiore. La polizia municipale attesta che già nel 2010 era stato ordinato lo stop dei lavori. Nel 2012 torna per un sopralluogo, e quegli stessi lavori che erano stati bloccati in realtà sono stati completati. Non si tratta di lavori di poco conto: un appartamento in più ricavato per ogni piano, balconi e terrazzi abusivi, cancellate e scale esterne, resede esterna. Un maxi abuso edilizio a due passi dal mare. Il Comune intima quindi l’eliminazione degli abusi riscontrati: 90 i giorni di tempo per ottemperare all’ordinanza.

Tra gli abusi verbalizzati e sanzionati quelli di un privati cittadino in via dei Ciliegi a Camaiore, che aveva costruito un manufatto in legno accanto alla sua casa, e di un altro residente a Camaore che aveva costruito un tinello davanti casa, ed un vano in più ad uso cucina.

Altri abusi da demolire in via di Mezzo a Vado: anche in questo caso sono sorti dal nulla due manufatti, per di più con la copertura in eternit. Da demolire anche un muretto in cemento armato realizzato su una stradina di Greppolungo, così come i due pozzetti interrati che sono stati realizzati lungo la mulattiera.

Non ci capisce come pensava di farla franca il cittadino che, all’interno di un complesso di edilizia residenziale, si è costruito, senza permessi, un bel pergolato davanti la sua sala da pranzo. Che ora, ovviamente, dovrà essere demolita. Giù anche un muretto abusivo realizzato in via dei Calzolai.

Problemi anche per le ristrutturazioni in casa senza permessi. Dovrà ripristinare lo stato dei luoghi il cittadino di via dell’Antenna che, senza Dia, ha trasformato una resede artigianale in abitazione. Così come dovrà essere demolita la resede di ferro e legno costruita davanti casa di un cittadino di via del Commercio. Anche a Nocchi un cittadino viene “beccato” a fare lavori in casa senza Scia. Anche lui dovrà demolire la piccola resede che si era costruito davanti casa. In via Carraia invece il cittadino i permessi li aveva. Peccato però che poi nel realizzare tramezzi, aperture, modifiche e nel trasformare una sala in garage, abbia agito di testa sua, senza seguire le carte. Anche lui dovrà demolire tutto entro 90 giorni. In via Gattarella, infine, il Comune obbliga un privato a rimuovere il tetto in eternit.

Qualcuno, invece che con gli immobili, ha cercato di fare il furbo con i terreni. È il caso di un terreno in via Brasile a Lido, trasformato dal giorno alla notte da terreno agricolo a deposito di veicoli. Un improvvisato parcheggio che ora dovrà scomparire.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2012


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