VIAREGGIO. “A Viareggio, come del resto in tutto il paese, serve la rinascita di una sinistra che sappia fare la sinistra. Serve una sinistra di classe che difenda senza cedimenti e compromessi al ribasso gli interessi dei lavoratori e dei ceti più deboli. Questo può avvenire solamente in autonomia e contrapposizione al Partito Democratico.” Lo scrivono, in una nota, Sinistra Critica, il partito dei Carc e i lavoratori precari del turismo.

“Da alcuni incontri è emersa la volontà di provare a costruire un percorso che unisca associazioni, movimenti, partiti e tutti quei soggetti che considerano necessario essere alternativi sia al centrodestra che sia al centrosinistra. Alle prossime elezioni viareggine sulle schede troverete una lista che non farà nessun accordo con il Pd.

“Niente è ancora definito. Non sappiamo ancora se ci limiteremo alla presentazione di una lista o costruiremo una coalizione di sinistra plurale. Comunque lanciamo un appello anche a quelle forze politiche che fino adesso hanno provato a dialogare, senza alcun risultato con il Pd.

“Sel, Federazione della Sinistra e Idv devono dare delle risposte. Il centrosinistra è una gabbia mortale da cui gli invitiamo ad uscire per costruite assieme a tutti i movimenti dal basso una nuova sinistra. Al centro del programma dobbiamo mettere la difesa ambientale dicendo no a inceneritori e nuovi ripetitori di telefonia, no all’asse di penetrazione e a qualsiasi progetto di carattere speculativo.

2Dobbiamo affrontare il drammatico problema dell’emergenza abitativa e puntare ad un rilancio del mondo del lavoro in città. Siamo disposti al dialogo con tutti ma a patto che si marchino le distanze da un centrosinistra che ha fallito sia a livello nazionale che a livello locale. La sinistra viareggina potrebbe ricomporsi e non mancano nomi per riuscire in questo obbiettivo.

“Senza ipocrisia alcuna affermiamo che Stefano Carmassi, dirigente nazionale dell’Arci e persona gradita a tante associazioni per il suo impegno, la sua generosità ma soprattutto per le sue capacità, avrebbe il nostro pieno e leale sostegno se si creasse attorno a lui una coalizione di sinistra plurale.

“Su di lui punterebbe anche il circolo di Rifondazione Comunista della Caracol e potrebbe esserci un’ampia convergenza. Carmassi potrebbe essere veramente un ottimo candidato. In alternativa pensiamo a persone come il ferroviere Riccardo Antonini, licenziato da Moretti perché attivo sulla ricerca della verità e della strage del 29 giugno.

“Potremmo puntare anche su persone che vengono dal mondo dell’associazionismo come Annalisa Petri, segretaria dell’associazione Alessandro Petri affiliata all’Arci, o ad Alessandro Giannetti presidente del Cantiere Sociale Versiliese ma non ci dispiacerebbero nemmeno persone di partito come l’ex assessore provinciale Emiliano Favilla o magari qualche giovane attivo nei Gruppi d’Acquisto Popolare.

“Al di là dei nomi, quello che conta, però, è costruire un progetto dal basso per rilanciare Viareggio e farla uscire dalla crisi in cui l’amministrazione Lunardini l’ha portata.”

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