MASSAROSA. Un Coluccini molto irritato chiede a gran voce l’approvazione della proposta di legge promossa in regione Toscana da parte del gruppo regionale Pd per risolvere – a sua opinione – il grave problema del gioco d’azzardo.
“Fu il giovane Fidel Castro a “salvare” Cuba dal rischio che gli americani la trasformassero in una nuova Las Vegas?…Sarà il giovane Assessore alle attività produttive a salvare Massarosa da questo pericolo?…
Rassicuro lo “spaventato” Assessore sulle sue preoccupazioni, può tirare un sospiro di sollievo il problema è sotto controllo.
Sulla base della sentenza della Corte Costituzionale (n°300 del10/11/11) le Regioni hanno competenza legislativa sulle sale da gioco.”

Ricordiamo che l’assessore Pierucci ha promosso un’ordinanza comunale atta regolamentare la presenza sul territorio delle sale slot con modalità restrittive sull’aperture nelle vicinanze di zone sensibili quali scuole, luoghi di culto e impianti sportivi, ospedali e centri giovanili.
Tale preoccupazione (Leggi anche “RISCHIAMO DI DIVENTARE LA LAS VEGAS DELLA VERSILIA”) è data dal fatto un sempre crescente numero di persone finisce per compromettere fortemente la propria situazione economica attraverso il gioco che in alcuni casi si trasforma in ludopatia mettendo in forte crisi le famiglie.

“L’ UDC, continua Coluccini, ha depositato (il 15/06/2012) una proposta di legge regionale “Disposizioni per l’accesso consapevole e responsabile al gioco lecito” che risolve pienamente tutte le preoccupazioni sollevate dall’Assessore, proprio all’ art. 2 comma 1 vieta l’apertura di sale gioco nel raggio di 300 metri da scuole, centri giovanili od altri istituti e strutture e strutture sanitarie o socioassistenziali.
Inoltre, addirittura al comma 2 attribuisce ampi poteri ai Comuni con la facoltà di individuare altri luoghi sensibili, tenendo conto: dell’impatto delle stesse sul contesto urbano, della sicurezza urbana, nonché dei problemi che possono derivare a viabilità, inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica.
Nell’Articolato della nostra proposta di legge regionale si trova risposta a tutte le altre domande e richieste dell’Assessore.
Occorre ricordare che se i dati dell’Agenzia della sanità sono preoccupanti, giocano il 66% dei disoccupati e 47% degli indigenti e quindi la “politica” deve tutelare e proteggere dando risposte e non creando allarmismi, il comparto del gioco lecito rappresenta la quinta industria in Italia come volume d’affari, pertanto le “sparate allarmistiche” e propagandistiche non servono come le critiche gratuite al Ministro della salute.
L’Assessore si può invece “spendere” nei confronti del suo gruppo politico in Regione (PD) per fare approvare quanto prima la nostra legge, piena disponibilità da parte dell’UDC di Massarosa alla stesura di un regolamento Comunale sulla materia e ci auguriamo che iniziative intraprese in passato da questa amministrazione dove anche lo “sconto” era diventato un gioco del “gratta e vinci” lascino il passo ad un più sano concetto di “ritorno al merito” ed al rapporto cliente-fornitore.”

La certezza ad oggi è che il decreto sanità ha stralciato la distanza minima consentendo un proliferare dei punti gioco e inoltre una circolare del ministero chiarisce che le sale slot sottoposte all’articolo 88 del Tulps vengono regolamentate in maniera autonoma da parte del Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato a trattativa con i concessionari autorizzati.

Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice Granaiola “L’ITALIA RISCHIA DI DIVENTARE UNA SALA SLOT DIFFUSA” sostenendo il proprio disapunto e sottolineando il coraggio di Pierucci che ha intrapreso una battaglia coraggiosa ma inutile alla luce dei fatti, dato che se impugnata l’ordinanza verrà superata e ogni possibilità di tutela del cittadino abbattuta.

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ultimo aggiornamento: 14-09-2012


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