CAMAIORE. Palazzo Littorio è chiuso, e i gruppi di tappetari insorgono. Ad intervenire è Franco Benassi, presidente dell’assazione tappeti di segatura di Camaiore. Con una lettera, indirizzata al sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto e all’assessore alla cultura Veronica Cortopassi, per chiedere spiegazioni e chiarimenti.

 Benassi ha già chiesto un incontro chiarificatore al sindaco. Ma evidentemente non ha ancora avuto un appuntamento.  “Come già ho avuto modo di anticiparLe verbalmente  – scrive il presidente dell’associazione – si richiede un incontro come associazione tappeti di segatura al fine di predisporre un programma di iniziative per l’anno 2013. Innanzitutto mi preme avere chiarimenti sulla chiusura del palazzo ex Littorio. Ricordo che l’ambiente ospita 5 gruppi e che l’uso dello spazio avviene nei dodici mesi e non solo nei mesi della solennità del Corpus Domini: pertanto la chiave non può essere data a tempo determinato”

Per quanto rigarda l’organizzazione della prossima edizione del Corpus Domini Benassi chiarisce che “Dovremmo stabilire alcuni interventi a lungo termine tra i quali: centro per i gruppi, archivio di documentazione,  museo dello stampo ed aula didattica per i corsi pomeridiani propedeutici all’arte dei tappeti di segatura (interrotti quest’anno dopo 7 anni)”.

“L’associazione – scrive Benassi – manterrà stretto contatto con la parrocchia per la fase preparatoria, scelta del tema, bozzetti, discussione con la comunità. L’associazione curerà inoltre le iniziative sulla valorizzazione della tecnica con esecuzioni durante eventi nazionali ed internazionali ritenuti importanti dal punto di vista culturale e di immagine per il nostro Comune. Presentazione cortometraggio entro il 2013”.

 Poi quelli che dovrebbero essere gli oneri per il Comune. “L’amministrazione comunale, con l’assessorato e l’ufficio – scrive Benassi – dovrebbe curare l’aspetto pubblicitario degli eventi attraverso deplian, passaggi di spot sulle emittenti locali e non, cartellonistica, quotidiani. Tenere uno stretto rapporto con la regione Toscana, sensibile in questi ultimi anni per l’inserimento della manifestazione del percorsi della fede, ed altri itinerari promozionali religiosi”.

Si parla anche di ‘vil denaro’. “Dovranno essere rivisti i rimborsi ai singoli gruppi, (i compensi sono fermi da 12 anni) l’amministrazione potrebbe pensare direttamente all’acquisto dei materiali di maggior  consumo (colore anilina – segatura – compensati). I materiali dovranno essere immagazzinati ed ogni gruppo prelevare il necessario, annotandoli su un registro curato dall’associazione. Dovranno essere ripristinati i corsi pomeridiani e mattutini nelle scuole con la consegna del Kit del minitappetaro (colore per la classe, segatura naturale e rete per i setacci). Tutto questo sarà la base dell’incontro da sviluppare con  il Sindaco e l’Assessore. Non possiamo accettare che le cose vadano avanti  in questo modo, le promesse di questi anni sono rimaste, appunto, solo promesse. Esaltare, a parole, i tappeti di segatura come patrimonio della tradizione del nostro territorio e non avere nemmeno uno spazio pubblico per archiviare e mostrare all’ospite di turno questa straordinaria e magica arte”.

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