VIAREGGIO. La notizia su una possibile azione penale nei loro confronti girava ormai da qualche settimana e, adesso, si è concretizzata: la Fondazione Carnevale ha denunciato per appropriazione indebita i carristi Eleonora Francioni, Antonio Mastromarino ed Alfredo Ricci che avevano venduto alcuni pezzi di carri ad altri Carnevali italiani, come riportato questa mattina dal quotidiano Il Tirreno.

La vicenda risale al maggio scorso, quando alla Cittadella del Carnevale si materializzarono le automobili di carabinieri e polizia municipale per fermare un camion con a bordo mascheroni diretti ad alcuni Carnevali dell’Emilia-Romagna.

I tre costruttori, adesso, rischiano un possibile processo penale. E, probabilmente, anche l’esclusione dal prossimo Carnevale.

E le azioni legali, almeno per la Fondazione Carnevale, non finiscono qui: i legali di Palazzo delle Muse hanno infatti emanato nei giorni scorsi un provvedimento d’urgenza nei confronti di Gionata Francesconi, carrista retrocesso in seconda categoria, per la ormai nota vicenda del trasloco dagli hangar della Cittadella. Il costruttore, in base a quanto affermato da una lettera inviata dalla Fondazione Carnevale la scorsa primavera, avrebbe dovuto lasciare libero il suo hangar ai fratelli Umberto e Stefano Cinquini, promossi invece in prima categoria, entro il 30 maggio.

Il trasferimento, in realtà, non è mai avvenuto. E Francesconi fa appello a quanto scritto nel contratto d’affitto per l’hangar, e cioè che il carrista ha diritto di rimanere in quel capannone fino al 30 settembre.

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