VIAREGGIO. “Se mancano le risorse bisogna sviluppare idee e le idee migliori sono quelle semplici. Senza fare voli pindarici vediamo quello che ci permettono di fare le risorse che abbiamo a disposizione.” A scrivere è Battista Ceragioli, consigliere d’indirizzo della Fondazione Carnevale in quota Pd.

“L’annosa diatriba sulla vendita dei mascheroni può diventare fonte di promozione e di risparmio se concepita con un po’ di buon senso. La Fondazione è padrona di elementi in cartapesta che possono diventare un profitto o un peso a secondo di come vengono gestiti. Spesso si è tentato di trovare una soluzione ma mai con una logica di mercato e di territorio.

“Il Carnevale ha bisogno di essere promosso in quei luoghi più accessibili e vicini alla nostra città che possono diventare un serbatoio di potenziali spettatori.

“Le esperienze in terre lontane, vedi Singapore, danno lustro alla nostra arte e sono certamente da promuovere ma senza pensare che possano portare indotto se non dietro ad una seria campagna promozionale, e per questo avrei preferito che alla trasferta asiatica avesse preso parte l’ufficio stampa della Fondazione Carnevale invece di altre figure.

“Ma vicenda ancora più oscura è aver ‘omaggiato’ il patron del Carnevale di Cento di elementi in cartapesta dei carri 2012 senza alcun confronto all’interno della Fondazione Carnevale e mi chiedo come si possa accusare allora quei carristi che si presume abbiano tentato di vendere o di smaltire pezzi vecchi dei carri se poi per primo il presidente della Fondazione trasgredisce alle regole.

“Ma, venendo alla sostanza, ritengo che bisogna trovare una soluzione per smaltire i carri vecchi senza che questo diventi un costo per l’Ente ma piuttosto un guadagno.

“In Italia esistono centinai di piccoli Carnevali che potrebbero diventare un serbatoio di potenziali spettatori. E allora perché non trovare accordi con queste piccole realtà che, per altro, nutrono un senso di ammirazione nei confronti della nostra manifestazione, proponendo loro uno scambio.

“Si potrebbe vendere direttamente, con prezzi concordati ed accessibili, vecchi pezzi di carro in cambio di conferenze stampa e campagne promozionali del nostro Carnevale nelle loro città che magari si trovano ad una distanza molto più ragionevole di Singapore. Inoltre questo ci permetterebbe di risparmiare soldi per lo smaltimento delle vecchie opere.

“Il costo della promozione nel bilancio della Fondazione è quasi zero ma per una manifestazione come il Carnevale di Viareggio la promozione è vitale e necessaria. Se non ci sono i soldi allora bisogna avere idee, ma le idee e le promesse devono avere un senso.”

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