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FIRENZE. “La Regione Toscana richiede al Ministro Gnudi una più forte e argomentata analisi del fenomeno italiano legato alle concessioni su demanio marittimo e rappresenta la necessità di una esplicita segnalazione alla Unione Europea del valore nazionale delle piccole e medie imprese che vi operano.” È quanto si legge in una nota che la Regione Toscana ha inviato stamani al ministro per il turismo nel corso dell’incontro nazionale sul Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo del Turismo in Italia.

“La politica nazionale, come sistema di leggi e norme, ha progressivamente – dal dopoguerra fino alla fine del 2011, con la legge comunitaria 217/2011 – di fatto, considerato le attività turistico-ricreative esercitate dalle imprese sulle aree di Demanio marittimo escluse dalla applicazione delle norme comunitarie: dal Trattato dell’Unione fino alla Direttiva Bolkensain.

“Lo Stato italiano è quindi direttamente responsabile dei fenomeni di oggettiva e progressiva stabilizzazione delle attività delle imprese sulle aree costiere.

“Considerando il fatto che il turismo balneare italiano rappresenta la componente più importante rispetto al complesso dell’offerta turistica nazionale, la Regioni hanno richiesto in più occasioni, formalmente, anche al Governo attuale di rappresentare in modo chiaro e argomentato alle Istituzioni comunitarie questa particolare situazione italiana.

“Il contesto ideale per segnalare con forza la tipicità italiana è la consultazione aperta dalla Commissione Europea il 13 settembre scorso in merito all’importante documento Blue Growth, la ‘Crescita blu’, dedicato proprio al tema del futuro delle aree costiere d’Europa e delle loro imprese.

“Per questo occorre utilizzare l’occasione dello studio in corso di realizzazione per fornire, ufficialmente e formalmente alla Commissione europea, in particolare: al Vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani – che ha la delega al Turismo e alle imprese –in secondo luogo al commissario Barnier che ha la delega al Mercato interno e anche alla competente Direzione Generale della Commissione, dati e caratteristiche del fenomeno italiano del turismo balneare con il relativo sistema di piccole e medie imprese e di lavoratori.

“Sulla complessa vicenda dell’impatto della normativa comunitaria si richiama la necessità, anche in sede di Documento strategico, di chiarire le politiche nazionali in merito all’esigenza di tutelare e valorizzare il patrimonio della costa italiana evitando ogni forma di cementificazione e snaturamento delle caratteristiche ambientali e identitarie di luoghi e delle comunità costiere.

“A questo proposito si ribadisce la necessità definire una regolamentazione omogenea dell’uso del territorio costiero dei beni del demanio marittimo destinati ad attività turistico ricreative lasciando alle Regione la possibilità di individuare le modalità idonee a garantire: il mantenimento e la tutela dei caratteri identitari del turismo balneare italiano; la qualificazione dei servizi per la sicurezza della balneazione, la tutela e la valorizzazione dei sistemi di piccole e medie imprese operanti nelle aree costiere che hanno effettuato investimenti e qualificato l’offerta turistica della costa toscana e al potenziamento dei livelli occupazionali collegati ai servizi.”

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TAG:
balneari direttiva bolkestein Governo Regione Toscana Unione Europea

ultimo aggiornamento: 17-10-2012


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