VIAREGGIO. “Il presidente della Fondazione Carnevale Alessandro Santini non può dire che la Fondazione all’unanimità ha deciso di dare al Papa il premio Coriandolo d’Oro.” Lo sostiene Paolo Chiocchetti, consigliere d’amministrazione della Fondazione Carnevale.

“Il presidente può dire ciò che vuole ma per quanto riguarda se stesso: non può parlare a nome di altri, i quali non sono stati informati dell’iniziativa. Le parole che vengono dette e scritte, prima di essere rese pubbliche, devono passare da un cda: in caso contrario non hanno né valore né riscontro alcuno.

“Ho parlato con alcuni consiglieri del cda – il dottor Paolo Vaglio e il signor Paolo Giovanetti – e anche loro si sono detti estranei a questo intervento del presidente, essendo all’oscuro di tutto.

“Non discutiamo l’idea se è giusta o non giusta, ma in democrazia tutto deve essere discusso in un consiglio rispettando una maggioranza: perciò, io e i consiglieri sopraccitati prendiamo le distanze da questo intervento ed iniziativa personale del presidente.”

Anche Fabrizio Galli, presidente dell’Assocostruttori, commenta ironicamente la vicenda: “A questo punto gli sono rimasti ormai solo pochi giorni alla scadenza del suo mandato per premiare, all’unanimità, Barack Obama, Putin e Paolino Paperino.” Dello stesso tenore anche il commento del collega carrista Roberto Vannucci: “È ufficiale il Papa sarà il nuovo presidente della Fondazione. Per questo si è dimesso: per non avere un conflitto d’interessi e poter così coronare il suo sogno.”

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