FIRENZE. Sostenere l’informazione online toscana e incoraggiare l’occupazione nel settore. E’ questo l’obiettivo del bando regionale di finanziamento le cui linee guida sono state approvate nella seduta di ieri della giunta regionale. Si tratta di 285mila grazie ai quali la Regione intende incoraggiare le aziende editoriali (proprietarie di testate regolarmente registrate presso un tribunale sul territorio regionale), per investimenti volti all’innovazione e la diffusione in rete di informazioni con contenuto giornalistico originale. Un finanziamento vincolato alla sottoscrizione, da parte dell’impresa, di almeno un nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg a tempo indeterminato.

Primo del genere in Italia, il bando richiama un trattamento economico per tutti i collaboratori ispirato a criteri di equo compenso, verrà aperto il prossimo aprile e le domande saranno presentabili online sulla piattaforma di Sviluppo Toscana.

I soggetti beneficiari ammessi a presentare domanda sono le micro, piccole e medie imprese in possesso di requisiti quali la titolarità di testate giornalistiche on line, registrate presso un tribunale all’interno della circoscrizione in cui la testata ha la redazione. L’iscrizione nel registro degli operatori delle comunicazioni (ROC) presso l’AGCOM; e che non risultino controllate da parte di società o soggetti editoriali che editino anche altre testate.

Inoltre le testate devono essere pubblicate con periodicità quotidiana, con una media quotidiana non inferiore ai 10 articoli giornalistici prodotti dalla redazione, i cui contenuti siano originali e pubblicati esclusivamente on line e che abbiano un contenuto informativo pari ad almeno il 70% del contenuto complessivo.

Le spese di investimento ammissibili comprendono, al netto di imposte, tasse e altri oneri: adeguamento delle apparecchiature e degli impianti; l’acquisto di hardware e software; le spese di consulenza. L’agevolazione del progetto di investimento si realizza tramite la concessione di un aiuto in conto capitale fino al 60 per cento delle spese sostenute per ogni progetto presentato, per il quale è stato stabilito un tetto massimo di 80 mila euro.

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