FIRENZE. Si conclude in questi giorni con la consegna ad ogni bambino di un casco per la bici il progetto “I tutor della salute per la sicurezza dei bambini in bicicletta e in auto”, che nell’anno scolastico 2012-2013 ha coinvolto 9.238 bambini di 63 scuole primarie di tutta la Toscana, e 400 ragazzi delle scuole secondarie che, opportunamente formati, hanno svolto il ruolo di tutor, trasferendo ai bambini le competenze acquisite. Il progetto condotto dalla Regione, che ha visto capofila l’azienda ospedaliero-universitaria Meyer (e partner la Fondazione Meyer), ed è stato realizzato in tutte le aziende sanitarie della Toscana, rientra nel programma di accompagnamento dell’evento sportivo mondiale messo a punto da un apposito comitato istituzionale e denominato “Aspettando i mondiali di ciclismo 2013″.

I mondiali di ciclismo, dunque, come occasione per promuovere tra i ragazzi un uso più sicuro della bicicletta, con l’utilizzo del casco. E magari anche il corretto uso dei sistemi di sicurezza in auto: seggiolino/rialzo/cintura. L’obiettivo del progetto regionale è quello di aumentare dell’80% l’utilizzo tra i bambini del casco in bici e della cintura di sicurezza in auto, e di ridurre in maniera consistente i casi di trauma pediatrico sul territorio regionale. Il progetto è basato sulla “peer education”, l’educazione tra pari, che in più occasioni si è rivelata la più efficace a stimolare nei ragazzi comportamenti e stili di vita sani e corretti. Nel corso dell’anno scolastico, i  400 ragazzi del terzo anno delle scuole superiori, opportunamente formati da personale sanitario del Trauma Center del Meyer e delle Asl, con l’aiuto di computer, videoproiettori e materiale per le simulazioni (2 modelli di piccole macchine con pupazzetti), hanno sensibilizzato i bambini dell’ultimo anno della scuola materna e delle elementari, coinvolgendo anche insegnanti e genitori. Nello stesso tempo, anche gli studenti, proprio grazie al loro ruolo di “tutor” svolto con i bambini, hanno acquisito maggiore responsabilità nella gestione della propria sicurezza in auto, in bici e in motorino.

Ora, a conclusione del progetto, la consegna dei caschi ai bambini e di materiale informativo rivolto ai genitori. Le consegne avvengono nelle scuole (ad Arezzo invece al ciclodromo di Cavriglia, all’interno del parco) nel corso del mese di maggio.

Il Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità sottolinea la necessità di promuovere azioni sulla sicurezza  in bicicletta e norme  che prevedano l’obbligo del casco a tutte le età. L’European Child Safety Alliance, attraverso una collaborazione tra Organizzazione mondiale della sanità, ministero della salute, Commissione europea e Unicef, ha pubblicato il Child Safety Report Card 2009: summary for 24 countries, in cui l’Italia risulta non aver raggiunto ancora ottimi risultati nell’ambito della sicurezza ciclistica o in auto. Il report segnala l’opportunità di prevedere l’obbligo del casco in bicicletta e la promozione di una campagna nazionale almeno una volta ogni 5 anni sulla sicurezza dell’uso della bicicletta tra i bambini.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2013


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