VIAREGGIO. “Betti è il mio candidato sindaco per il suo programma, per la sua giovane età, per quella preziosa non-contaminazione che gli attribuisco e perché un giovane uomo con famiglia e figli piccoli che decide di imbarcarsi in un’avventura come questa, dove le rimesse e le amarezze saranno abbondanti, è certamente un candidato coraggioso e farà un’amministrazione dinamica.” Lo scrive Paola Monti, candidata al consiglio comunale con la lista civica Viva Viareggio Viva.

“Viva Viareggio Viva non ha un candidato sindaco: ha uno scopo. Offrire competenze dirette mirate ad alleggerire la burocrazia essere un pungolo nei vari settori e per fare questo abbiamo candidati ad hoc, trasversali. Viva Viareggio Viva ha dentro di sé radici diverse che conducono dentro terreni diversi.

“L’esperienza personale di difensore civico al Comune di Montecatini Terme negli ultimi quattro anni mi ha portato sul tavolo soprattutto le questioni cosiddette stupide, quello che il cittadino vorrebbe fare in favore della sua città ma che non riesce a causa dei cavilli dovuti ai regolamenti comunali. L’eccessiva burocrazia blocca il cittadino e quindi non mette in circolo le risorse.

“Riflettiamo insieme su di un esempio semplice: un tempo la pineta era pulita, potata e vivibile e in questo modo controllata. Adesso per entrare in pineta o sei soccorritore e ci vai di notte con lo spettacolo pietoso che si presenta – vissuto in prima persona da soccorritrice – oppure sei dell’antincendio e pattugli in estate. Contribuire anche solo volontariamente alla tenuta, al decoro, alla manutenzione degli ambienti comuni oggi non ci è possibile per i cavilli amministrativi.

“Come mamma osservo il parco giochi vicino casa, dove mio figlio non può accedere perché c’è l’ortica altissima, dove non posso andare a estirparla perché di proprietà pubblica (concetto da analizzare) e dove l’amministrazione non ha soldi per intervenire. Questo il magnifico corto circuito.

“Tornare ad una società più cooperativa, più collaborativa dove l’amministrazione centrale promuove l’intervento del singolo, del privato e ne alleggerisce gli adempimenti è adesso il solo modo per rendere viva di nuovo Viareggio, senza chieder tasse o dover stanziare denaro.

“Tuttavia, come cittadini, prima di chiedere qualcosa ai nostri amministratori ricordiamo che dovremo rinunciare ad altro. Rinunciare non significa perdere, ma fare a meno di una piccola quota parte del nostro sottinteso benessere.
Esempio semplice: vogliamo una marina di Torre del Lago Puccini decorosa, ben mano tenuta con un punto di soccorso un controllo attivo e attività diversificate? Bene, come cittadini dobbiamo tollerare, non ostacolare, poiché nessun gestore o commerciante lungimirante verrà meno alla sua personale azione di volere bene alla cosa nell’interesse pubblico se consentiremo come comunità orari e transiti diversi.

“Viareggio è città turistica, è porto è scambio, apertura, accoglienza di chi viene da fuori. Pur non spingendomi troppo indietro con la storia annoto che nel 1500 furono costruiti i due prolungamenti del Canale Burlamacca, il molo, su cui si svilupparono poi le banchine per le prime attività marittime. Dobbiamo recuperare il senso forte dell’apertura di questa nostra Viareggio, un’apertura che ha già conformazione geografica e che dobbiamo rinnovare come apertura mentale.

“Una città che ha alle spalle le Apuane con i suoi marmi famosi nel mondo, che è lambita dal mare e abbellita dal lago dove Puccini compose le sue arie più famose, che possiede una macchia mediterranea estesa non può chiudersi al suo interno, per questo una lista come Viva Viareggio Viva, rende possibile l’esposizione di voci diverse dal coro.”

(Visitato 128 volte, 1 visite oggi)

DI PIETRO, VENDOLA E NENCINI A VIAREGGIO PER SOSTENERE BETTI E IL CENTROSINISTRA

CARNEVALE, BERGAMINI (PDL): “MI IMPEGNO A SENSIBILIZZARE IL GOVERNO SULLA RICHIESTA ALL’UNESCO”