(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

CAMAIORE. No alla all’ingresso dei privati nella gestione della Pluriservizi e dei suoi rami d’azienda. Lo scivolo, in un comunicato congiunto,
Michele Massari, segretario F.P. CGIL, Lino Giovannelli segretario FILCAMS cgil e Paolo Bruni Segretario CGIL Versilia”.

“Farmacie comunali, servizi cimiteriali ed impianti sportivi – affermano – sono servizi pubblici ed i servizi pubblici non si vendono (né tantomeno si regalano) ai privati. I servizi pubblici si garantiscono ai cittadini alle migliori condizioni qualitative ed economiche e su questo si misura la capacità di una Amministrazione. È del tutto inutile e deleterio agitare lo spauracchio della privatizzazione come possibile soluzione della Pluriservizi di Camaiore perché significherebbe – di fatto – solo aggiungere ad una condizione economicamente già difficile anche la necessità di trarre da questi servizi un utile per l’investitore privato”.

Le dichiarazioni apparse sulla stampa, sono assolutamente in contrasto con quanto dichiarato negli incontri ufficiali in merito a Cimiteriale e impianti sportivi. In quell’occasione tra l’altro dove da parte sindacale, sono state avanzate proposte di riorganizzazione che avrebbero potuto portare a migliori efficienze e ulteriore recupero di economie. In particolare, si dovrebbe chiarire quanto sia impattante sul bilancio il ricorso a società esterne . L’unica risposta ad oggi è relativa a maggiori carichi di lavoro, ai quali peraltro i lavoratori non si sono sottratti”.

“Un calo del 9% del valore della produzione tra il 2009 ed il 2012 riflette – dicono i sindacati – quasi esclusivamente, gli effetti della crisi: dall’aumento della disoccupazione, al ricorso alle casse integrazione, alla fase recessiva dell’economia: insomma il minor potere d’acquisto delle famiglie. In alcuni casi – come le farmacie – è anche il successo delle campagne promosse dal sistema sanitario per la riduzione della spesa farmaceutica inappropriata e la maggior conoscenza e diffusione dei farmaci generici, che producono un margine di redditività aziendale minore, ma un beneficio per le tasche dei cittadini”.

“Se la possibile soluzione sta nella riorganizzazione e riqualificazione , come noi crediamo ed abbiamo già fatto presente nel corso di incontri con l’Amministrazione Comunale, è del tutto deleterio ipotizzare (o meglio spaventare con) soluzioni diverse ed ancor di più dipingere un quadro economico e produttivo aziendale sì fatto, che non porterebbe benefici neppure in caso di alienazione parziale o totale; a meno di non voler creare le precondizioni per un lauto regalo nei confronti di chissà chi. Dall’Amministrazione comunale e dalla Direzione aziendale abbiamo ricevuto una richiesta di “collaborazione” alla quale abbiamo risposto con la massima disponibilità ad entrare da subito nel merito delle singole problematiche presenti in azienda; ci hanno ringraziato ed informati che ancora erano impegnati nella ricognizione e studio della situazione e che l’esame di merito non poteva ancora cominciare”.

“Vogliamo farvi sapere che questo non è il metodo corretto. In modo particolare – concludono i sindacalisti – dovessero anche essere confermate voci secondo le quali il C.d.A. dell’azienda ha assunto decisioni impattanti sulla retribuzione dei lavoratori senza un preventivo confronto con le organizzazioni Sindacali. Noi difendiamo il lavoro pubblico ed i servizi pubblici il cui ruolo è essenziale oggi più di ieri, proprio in virtù della difficile situazione economica che le famiglie si trovano ad affrontare per via della crisi. Noi non possiamo immaginarci servizi le cui tariffe aumentano per garantire margini di redditività ad investitori privati o che, per le stesse ragioni, perdono in qualità e disponibilità per tutti. L’Amministrazione è chiamata ad operare in un momento difficile ed a fare scelte strategiche per l’attuale e futura gestione dei servizi pubblici; noi siamo pronti a fare la nostra parte con le nostre proposte e la disponibilità e professionalità che i lavoratori del settore hanno sempre dimostrato. Con altrettanta chiarezza diciamo all’Amministrazione comunale che la strada intrapresa è quella sbagliata e rispetto a questo metteremo in campo la nostra azione”.

 

 

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