SERAVEZZA. “La storia del depuratore è la dimostrazione di quanto sia impossibile, per questioni campaniliste e politiche, mettere d’accordo due o più amministrazioni comunali. È inutile sentire proclami sul Comune unico della Versilia e poi in tanti anni non siamo stati capaci di completare progetti comprensoriali di questo tipo.” Lo scrive in una nota il consigliere comunale dell’opposizione Riccardo Cavirani.

“La realizzazione della terza vasca è una opera fondamentale soprattutto per il comune di forte dei marmi ma, in piccola parte anche per il Comune di Seravezza, che potrebbe così eliminare il depuratore di Corvaia: un impianto vecchio e che crea disagio alla popolazione.

“In questa situazione di crisi per gli enti locali, è logico che il comune del forte contribuisca economicamente alla realizzazione di quest’opera fondamentale per la salute pubblica. Il nostro comune ha già messo a disposizione lo spazio per ospitare la nuova costruzione, oltre ad accollarsi gli espropri ed il disagio di avere una struttura del genere sul proprio territorio, soprattutto per coloro che accanto vi abitano.

“Anche altri comuni vicini che sfruttano il depuratore di Seravezza dovrebbero partecipare alla costruzione della ‘terza vasca’ visto che poi alla fine ne saranno tutti fruitori. E visto che sui liquami non si pagano royalties a differenza di quanto avviene sulla gestione dei rifiuti, un piccolo investimento oggi non chiederà altri sforzi per il futuro.

“Il Comune di Seravezza non percepirà un solo euro per ospitare il depuratore nel proprio comune e quindi un investimento importante da parte anche dei comuni limitrofi che a loro volta beneficeranno della struttura mi sembra il primo passo verso il ripensamento di una politica che sia davvero comprensoriale nei fatti e non solo sulla carta.

“Le accuse tra politici e tra sindaci come sono apparse in questi giorni su Facebook non fanno bene alla politica e tantomeno alla popolazione. Sono perplesso per il fatto che due sindaci dello stesso colore politico, con la provincia e la regione dalla loro parte non riescano a trovare un accordo.

“Il nostro auspicio è quello che dopo anni di scaricabarile si trovi veramente la volontà di portare a termine questo progetto una volta per tutte, mettendo finalmente da parte il campanilismo e gli interessi di bottega.”

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ultimo aggiornamento: 28-10-2013


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