VERSILIA. Si è concluso domenica 17 Novembre il corso del Cnsas dedicato alla formazione dei Coordinatori Operazioni di Ricerca organizzato a Castelnuovo di Garfagnana presso il centro nazionale del Soccorso Speleologico. Cinque giorni dedicati  all’alta formazione di tecnici volontari da tutta Italia in possesso della qualifica di Tecnico di Ricerca (TeR) riconosciuta dalla Scuola Nazionale Direttori delle Operazioni di Soccorso (SNaDOS) e a un numero ridotto di tecnici regionali.

Le lezioni frontali hanno riguardato la gestione del personale in intervento, psicologia dell’emergenza, gli aspetti riguardanti la struttura amministrativa del Cnsas e la conoscenza giuridico/legislativa relativa agli interventi di soccorso, comunicazione in intervento e aspetti medico/legali. Oltre alle lezioni teoriche si è svolta nella giornata di sabato 16 una prova pratica di simulato, due gruppi distinti di tecnici si sono esercitati nel territorio di Castelnuovo di Garfagnana simulando la ricerca di due dispersi e nell’applicazione di procedure e protocolli previsti dalla natura dell’intervento. Dal centro nazionale del Soccorso Speleologico, i due Centri di Coordinamento di Ricerca (CCR) hanno lavorato in parallelo nella gestione sul territorio delle rispettive squadre. “Con questo corso il Cnsas arriva a contare su oltre 80 Coordinatori Operazioni di Ricerca sparsi in tutto il territorio nazionale” – spiega Corrado Camerini, Direttore della scuola quadri e Vice Presidente nazionale del Cnsas – “Il COR è il regista delle operazioni in una ricerca disperso. E’ una figura che necessità di attitudini nella gestione del personale e della logistica, mezzi, strumenti e contatti disponibili, sulla base delle indagini di partenza organizza il lavoro e predispone la strategia, sempre rimodulabile sulla base delle variabili che intervengono nell’evoluzione dalla situazione di ricerca o su aspetti captati relativi alla psicologia del disperso. Mi ritengo soddisfatto dei risultati di questa esercitazione, dalle fasi di start up e predisposizione dell’attività di ricerca simulata al brillante superamento delle variabili incontrate”. Al termine dei lavori i tecnici sono stati sottoposti a un test di apprendimento e valutazione in programma.

Soddisfazione da parte del Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana, Roberto Biagi, che ringrazia per la collaborazione anche la Protezione Civile per il supporto logistico fornito e la partecipazione con personale volontario alle perlustrazioni di simulato.

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