CAMAIORE. “Perché i macellai devono pagare la Tares con il coefficiente massimo?” E’ questa la domanda, corredata di opportune argomentazioni, che l’Associazione macellai della Versilia, aderente a Confcommercio, pone all’amministrazione comunale di Camaiore.

“Le nostre aziende –si legge in una nota- si avvalgono per lo smaltimento di rifiuti e scarti di lavorazione di ditte specializzate allo stesso modo delle imprese artigiane, alle quali però viene applicata la tariffa minima: coerenza vorrebbe pertanto un analogo trattamento per la nostra categoria.

Inoltre, grazie all’utilizzo di celle frigorifere e della raccolta differenziata, la produzione di materiali da conferire alle discariche è ridotta al minimo, senza contare che l’opera di smaltimento a carico della clientela consiste unicamente nella divisione della pellicola di plastica dalla carta usata per l’incarto.

E’ poi sorprendente l’assimilazione delle macellerie ai supermercati, all’interno della categoria 25: 2 attività completamente diverse soprattutto dal punto di vista della produzione dei rifiuti, sia qualitativa che quantitativa, che necessiterebbero quindi di adeguata differenziazione in sede di applicazione della Tares.

L’Associazione macellai chiede pertanto che l’amministrazione tenga conto di queste osservazioni, recepite ed ampliate peraltro in una lettera che è stata recapitata all’amministrazione stessa.

(Visitato 24 volte, 1 visite oggi)

“I viareggini si attendono collaborazione tra le forze politiche, non polemiche fini a sé stesse”

Ascom frena Betti: “No a provvedimenti frettolosi sulle concessioni”