VIAREGGIO. “È di oggi la notizia che Leonardo Betti, sindaco di Viareggio, è stato nominato quale rappresentante della Versilia presso l’assemblea consortile dei Consorzi di Bonifica. Mi piacerebbe sapere se il nostro sindaco ha intenzione di occuparsi in modo così presente anche per l’economia cittadina e soprattutto dell’economia per così dire ‘portuale’ legata alla nautica in grande crisi e alla pesca, oltre che – ultimo ma non meno importante – all’impatto turistico che ne consegue.” A parlare è Gabriele Chelini, coordinatore comunale del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini.
“Ricordo ad onor di cronaca che il 5 novembre scorso il consiglio comunale ha votato all’unanimità, cosa mai successa da che mi ricordi, un documento a tutto campo sulla nautica, proprio per reagire alle parole del presidente Rossi (“Viareggio deve volersi bene”) che intervenne pochi giorni prima in un’assise promossa da Cna.
“Anche se come sappiamo il sindaco è solo un membro del Comitato Portuale ossia l’organo di spicco del potere decisionale dell’Authority, ha comunque la sua ‘forza’: nelle premesse dell’atto sottoscritto dal consiglio appare quanto segue, che riporto letteralmente.
‘A prescindere dalle suddette competenze e funzioni assunte dall’Autorità Portuale Regionale e dai compiti decisionali che spettano al Comitato Portuale, organo apicale dell’ente, l’amministrazione comunale ed il consiglio comunale di Viareggio non intendono sottrarsi alle proprie responsabilità politiche e di gestione del proprio territorio, ivi comprese le attività portuali e le aree a ciò destinate, contribuendo ad individuare quelle che sono ritenute le priorità sulle quali intervenire urgentemente, fornendo indirizzi e soluzioni per le singole problematiche che il Sindaco discuterà in seno allo stesso Comitato Portuale’.
“Mi chiedo, allora: perché da quel giorno non si è sentito più nulla dal nostro sindaco? E se ieri era ben presente all’assemblea dei consorzi di bonifica per ricevere una nomina, perché per esempio il 5 dicembre scorso, quando si è tenuto presso il consiglio regionale della Toscana e precisamente con la VIIa Commissione, un nuovo incontro per approfondire i vari aspetti del Priim ovverosia del piano infrastrutturale generale della nostra Regione, il sindaco era assente e non c’era neppure un altro rappresentante del Comune. Non un dirigente o un tecnico, nemmeno un usciere. In particolare l’incontro era previsto per l’esame delle varie necessità in ordine alla ‘portualità’. Era o non era fondamentale esserci per Viareggio e per i viareggini? Era peraltro presente l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto.
“Ma, peggio ancora, ad oggi dopo due mesi si brancola ancora nel buio più profondo, con una Regione che inizia a mettersi di traverso: pensiamo al fatto che intende richiedere al Comune i duecentomila euro per i macchinari finanziati per il mercato del pesce e mai fatti funzionare e in stato di abbandono.
“Credo che il sindaco farebbe bene a leggersi un articolo uscito oggi su Milano Finanza a proposito delle iniziative che i porti liguri stanno prendendo in previsione dell’Expo 2015: Genova e tutti i porti liguri non intendono lasciarsi scappare questa occasione, prima regione la Liguria a presentare la propria partecipazione al Padiglione Italia dell’Expo.
“Tra le altre iniziative che il presidente dell’autorità portuale di Genova, Luigi Merlo conta di portare a termine, un’edizione speciale del Salone Nautico, oltre a tutti i lavori di ampliamento infrastrutturale già in corso e l’approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale (quel piano che Viareggio ha deliberato nel 2007 ma ancor oggi fermo nonostante l’impegno firmato in consiglio comunale ad darne esecuzione e ad aggiornarlo ove necessario).
“Praticamente, questa grande manifestazione si svolgerà ‘dopodomani’ e tutti si stanno attrezzando. A Viareggio, invece, si dorme e sull’amministrazione lasciamo perdere.
“Senza nulla togliere all’incarico ricevuto ieri, mi rendo conto che non ci siamo assolutamente, che c’è nella migliore delle ipotesi inesperienza nella nostra attuale amministrazione, se non addirittura pressappochismo e correlata boria. E allora come la mettiamo?”
