CAMAIORE. Sulla questione della Pluriservizi Camaiore spa di Camaiore interviene la UIL Fpl sulle problematiche dell’azienda, settore palasport. “Superata la fase della problematica economica – scrive il sindacato – è l’ora a nostro avviso di mettere a fuoco i problemi e di parlare di iniziative e di progettualità che possono proiettare l’azienda in acque sempre più sicure e sopratutto parlare di crescita nei vari settori”.
“Dal nostro osservatorio un primo problema lo individuiamo in un’azienda troppo “verticistica”, si gestisce tutto dall’alto limitando la delega ai quadri intermedi. Questa gestione “apicale” per la UIL FPL è un freno alle effettive potenzialità dell’azienda”.
“Secondo la Uil – spiega il sindacato – si deve valorizzare di più la figura del capo servizio, che è quella che conosce il funzionamento della macchina organizzativa e le procedure da seguire per far funzionare i servizi. Tutto questo deve avvenire in piena autonomia organizzativa e tecnica seguendo gli indirizzi aziendali che arrivano al caposervizio direttamente dal C.D.A. Questo secondo la UIL FPL non avviene nel settore Palasport, e lo consideriamo un limite. L’azienda per la UIL FPL c’è, ed è sana, il cda pure, per migliorare è sufficiente lasciare l’organizzazione tecnica del lavoro a chi ha il ruolo per farlo. Se comunque in questi anni tutto ha funzionato con una buona qualità di servizio per la UIL va detto grazie al personale tecnico e sopratutto a queste figure intermedie che con il loro impegno e professionalità hanno risolto tante problematiche quotidiane”.
“Si potrebbe fare di più anche per aumentare la sfera dei servizi erogati, questo potrebbe avvenire a costo zero o quasi, è sufficiente infatti utilizzare personale interno dotato di specifici titoli di studio e di requisiti, quindi a costi ridotti. Lo svolgimento di tutta una serie di corsi o di altre attività gestite dall’interno porterebbero certamente una voce economica in attivo. Dobbiamo invece constatare che anche qui c’è un freno incomprensibile e di questo ne siamo stati testimoni ai tavoli sindacali”.
