VIAREGGIO. Il sindaco Leonardo Betti “non ha più una maggioranza sulla quale contare per far approvare le delibere e portare avanti il suo mandato”: ad affermarlo è Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago Puccini, all’indomani della nomina di Beppe Vannucchi di Viva Viareggio Viva quale nuovo presidente del consiglio comunale.

“25 consiglieri comunali, sindaco compreso, ma solo 12 voti, sindaco compreso, per Giuseppe Vannucchi che viene eletto Presidente del Consiglio Comunale malgrado ben 13 consiglieri comunali – la maggioranza del consiglio, seppur composita – non abbia preso parte alla votazione rifiutandosi di votarlo”, scrive Baldini. “Infatti, ai due consiglieri del Pd, Mei e Zappelli, assenti perché in dichiarato disaccordo con le scelte del sindaco e ai due consiglieri di Sel usciti dall’aula al momento del voto del presidente perché ‘frutto dell’albero avvelato di questi giorni di crisi’, si sono aggiunti tutti i consiglieri di minoranza.

“Ciò a dimostrazione che il sindaco Betti non ha più una maggioranza sulla quale contare per far approvare le delibere e portare avanti il suo mandato e che il neopresidente del consiglio – ignaro neofita ed inconsapevole vittima sacrificale dell’acume politico del ‘cerchio magico’ – non potrà certo contare su quell’autorevolezza e su quella dignità politica che il ruolo istituzionale richiede e necessita per essere svolto, essendo stato eletto per forza e malgrado la maggioranza del consiglio non fosse d’accordo.

“Questo il capolavoro di ‘autocastrazione politica, amministrativa ed istituzionale’ del sindaco, della giunta e dell’ex maggioranza in una serata dove – per far comprendere a quale livello sia giunta la crisi di Betti e gli altri a soli otto mesi dalla sua elezione – il gruppo consiliare di Sel non ha nemmeno votato le surroghe dei consiglieri del Pd entranti, motivandone politicamente le ragioni.

“Chissà cosa succederà ora nella Commissioni Consiliari dove siedono quei consiglieri e dove la ex-maggioranza vantava un solo voto in più della minoranza? Sinceramente, anche il più sprovveduto dei neoiscritti ad un partito comprenderebbe che non si può governare in questo modo una città con i problemi di Viareggio.

“Questo sindaco non è in grado di amministrare la città. Non è in grado lui, non è in grado il sedicente tutore politico Romanini, incapace presidente del consiglio prima e non gradita vicesindaco ora, non è in grado la giunta che è frutto delle promozioni volubili ed estemporanee di un ‘cerchio magico fondato sul cameratismo dell’happy hour’, non ci credono più i consiglieri comunali di maggioranza che, uno dopo l’altro, si sfilano sfiduciati loro ancor prima del sindaco.

“Del resto, in una città dove alla durissima crisi economica e sociale che non accenna a diminuire – anzi, si aggrava – si aggiunge un problema di sicurezza tale per cui in Via Roma può capitare che qualcuno ti assalga e ti stacchi un orecchio per rubarti il cellulare, possiamo permetterci di tenere un sindaco che perde cinque assessori in un mese e che quando indica il suo presidente del consiglio raccoglie solo 12 voti su 25?

“Quale credibilità ed autorevolezza può avere per affrontare i temi urgenti e delicati della città? La risposta è semplice, nessuna.

“Ieri sera mi hanno colpito due cose durante la discussione:
– la testa bassa, gli occhi bassi, l’imbarazzo, una malcelata vergogna di alcuni assessori di più lunga militanza, più consapevoli della crisi politica e del vulnus istituzionale che si stava consumando con questa ‘elezione di minoranza’, fra i quali anche quelli che le stesse cose le avevano dette, accoratamente, pochi mesi fa quando erano ancora consiglieri e che non sedevano ancora sulla poltrona di assessore;
– le risatine nervose ed irresponsabili del sindaco e del vicesindaco, maschere imbarazzanti di una realtà ormai chiara anche a loro.

“Purtroppo non è un gioco, in ballo non c’è la Kamchatka di Risiko ma la città in cui viviamo. Per questo mi auguro che, rapidamente, si traggano le conseguenze di questa incapacità amministrativa e si risolva rapidamente la crisi ridando la parola ai cittadini.”

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