Coliche renali e calcoli: Ahimé! ma perché si formano questi sassolini?

Dopo la puntata un po’ ironica dell’ultimo dell’anno ( “…CERTAMENTE SPLIP E BOXER ROSSI. MA POI…) torniamo a trattare di argomenti assai più… “dolorosi”, proseguendo la disamina delle calcolosi renali e delle conseguenti coliche.

Due puntate fa ( “IL METEO PAZZO AUMENTA I CALCOLI…” e “QUEL SASSOLINO CHE TI ROVINA LE GIORNATE…” ) abbiamo parlato della composizione di cosa sono i calcoli urinari. Oggi vorrei con voi chiacchierare delle CAUSE di questi nostri poco-amici. Nel far questo dovremo trattare di alcuni argomenti effettivamente un po’ “ostici” per i non addetti ai lavori. Caro lettore concedimi un po’ di pazienza se stavolta sarò obbligato a usare alcuni concetti un po’ faticosi, ma sapere alcune di queste nozioni ci sarà poi indispensabile per descrivere le cure di questi “sassolini cattivelli”

In effetti NON sempre siamo in grado di SAPERE con esattezza che cosa provochi la formazione del cristallo prima e del calcolo poi. Ad esempio di fa spesso un gran parlare di certi ALIMENTI (ci torneremo quando parleremo di prevenzione e cura), però i ricercatori non ritengono che l’assunzione di un alimento specifico sia di per se sufficiente per far comparire i calcoli nelle persone non predisposte.

A titolo statistico cominciamo con il dire che le persone di razza CAUCASICA (bianche) sono più soggette rispetto a quelle di razza africana, ed in generale ne sono maggiormente soggetti gli UOMINI in cui l’insorgenza di coliche e calcoli aumenta considerevolmente DOPO I QUARANT’ANNI E CONTINUA AD AUMENTARE FINO AI SETTANT’ANNI.  Per le donne la maggiore insorgenza si registra intorno ai cinquant’anni.

Coliche renali, le cause della formazione dei Calcoli

dolore ai reniSe in passato si hanno avuti diversi episodi di calcolosi c’è maggiore possibilità di svilupparne altri. Anche se ci sono precedenti familiari di calcoli renali il paziente avrà maggiori probabilità di soffrirne sviluppando le dolorosissime coliche renali.

Vanno anche considerate quali potenziali concause:

•le infezioni delle vie urinarie,

•le malattie renali come la malattia cistica renale

•e alcuni disordini metabolici come l’iperparatiroidismo

 

Certo è che al di là della causa prima, che spesso ci sfugge, un meccanismo di formazione va certamente ricercato in un eccesso nelle urine di quelle sostanze che compongono i calcoli stessi (ricordate due puntate fa?). Accade così che la ipercalciuria, la iperuricuria, la cistinuria e l’iperossaluria, (questi ultimi due disordini metabolici sono assai più rari dei primi due), spesso provochino la formazione di calcoli renali.

·         Nella CISTINURIA, viene eliminata troppa cistina (un aminoacido che non si dissolve nell’urina) e questo provoca la formazione di calcoli costituiti appunto da CISTINA.

·         Nei pazienti affetti da IPEROSSALURIA l’organismo produce troppo ossalato (un sale). Se le urine contengono una maggiore quantità di ossalato insolubile i cristalli si depositano e formano i calcoli.

Ipercalciuria cos’è:

·         L’IPERCALCIURIA è una malattia ereditaria e rappresenta la causa principale del problema in più della metà dei pazienti. Il calcio viene assorbito dagli alimenti in quantità maggiore del dovuto e quindi passa nell’urina. L’elevato livello di calcio nell’urina provoca la formazione di cristalli di OSSALATO DI CALCIO (che non a caso sono di gran lunga i più frequenti) o FOSFATO DI CALCIO nei reni, oppure in altre zone dell’apparato escretore. ALCUNI DIURETICI E ANTIACIDI A BASE DI CALCIO possono far aumentare il rischio di formazione di calcoli renali perché accrescono la quantità di calcio presente nell’urina.

·         Tra le altre cause della formazione di calcoli troviamo l’IPERURICOSURIA, un disturbo del metabolismo dell’acido urico che troviamo nella gotta, l’assunzione eccessiva di vitamina D, le ostruzioni e le infezioni delle vie urinarie.

I calcoli di ossalato di calcio possono comparire anche nelle persone affette da infiammazioni croniche dell’INTESTINO o che si sono sottoposte a un’operazione di bypass intestinale od intervento di stomia. Come già abbiamo ricordato i CALCOLI DI STRUVITE si possono formare nei pazienti che hanno sofferto in passato di INFEZIONI DELLE VIE URINARIE. Anche le persone che assumono l’inibitore delle proteasi indinavir, un FARMACO USATO PER CURARE L’INFEZIONE DA HIV, possono essere maggiormente a rischio per quanto riguarda i calcoli renali.

Infine, ma non certo ultima, una causa, in persone predisposte, è una IPERCONCETRAZIONE DELLE URINE CONSEGUENTE A SCARSA ASSUNZIONE DI LIQUIDI (ricordate la puntata precedente sulle coliche e la loro aumentata frequenza estiva?).

Coliche renali perché?

Tutto accade perché un calcolo renale di qualsiasi natura sia, una volta formatosi nel rene nel muoversi determina una ostruzione della via escretrice urinaria. Tale ostruzione produce una dilatazione a monte.
Il dolore della colica renale è tra i più forti descritti nella patologia clinica: prostra il paziente che si meraviglia di come in natura ci possa essere un dolore così forte! Le donne non hanno problemi a paragonarlo almeno pari, se non maggiore, rispetto a quello del parto!

Qui oggi ci fermiamo, perché capisco che pur nella indispensabilità di parlare di certe cose non sia stata una puntata molto divertente e pertanto vi voglio dare un po’ di fiato. La prossima volta ci “diletteremo” (si fa per dire!) dei sintomi (ahi!) e diagnosi delle nostre “cattive” coliche renali…

 

 

“… LA NATURA E’ CAUSA E CURA DELLE MALATTIE…” Paracelso medico e alchimista svizzero (1493 – 1541).

Coliche renali, ma perchè proprio a me? Da Uomo a uomo
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ultimo aggiornamento: 03-01-2015


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