VIAREGGIO. Un carro “vintage” che, allo stesso tempo, omaggia uno dei più grandi carristi – e uno dei maghi della cartapesta più acuti nell’arte della satira politica: Alessandro Avanzini, campione in carica della prima categoria, si presenta con “Avanti piano quasi indietro” che è un remake della costruzione con cui il padre Silvano arrivò terzo nel 1967.

Anche oggi, come allora, il bersaglio della dinastia Avanzini è il governo di turno: se negli anni Sessanta l’indimenticato Silvano si concentrò sull’appoggio dei socialisti alla Democrazia Cristiana nel primo esecutivo di centrosinistra della Repubblica italiana, il figlio Alessandro mette alla berlina il premier Matteo Renzi e i suoi ministri. Il trait d’union tra le due esperienze è costituito da quella voglia di riforme che caratterizzò il governo Moro e che è diventato fin da subito uno dei tratti distintivi dell’ex sindaco di Firenze.

bozzetto avanzini 2015Nel 1967 la costruzione si presentava con una grossa tartaruga, personificazione del socialista Pietro Nenni, viceministro dal 1963 al 1968: il rettile era cavalcato da una figura a forma di ragno, simbolo del capitalismo italiano. In breve, dalla voglia riformatrice socialista si passò al tentativo di golpe perpetrato dal generale De Lorenzo.

E oggi? Per Alessandro Avanzini il cosiddetto “centrosinistra” non ha riformato il Belpaese, qui raffigurato come una tartaruga scarnificata. Il premier Renzi, novello Mandrake alfiere del “centro-centro-sinistra”, è un illusionista che nel segno di un demagogico populismo riformatore fa sventolare davanti agli occhi del rettile una foglia di lattuga (gli ormai celeberrimi 80 euro in più in busta paga).

Avanzini, accusato nel recentissimo passato di aver portato sui viali a mare costruzioni “poco carnevalesche”, partecipa stavolta con un carro tradizionale sia nell’iconografia – il carapace colorato come la bandiera italiana, lo Stellone della Repubblica sul cappello della tartaruga – sia nella modellatura, che ricorda molto lo stile del padre. I costumi dei figuranti saranno doubleface (metà illusionista, metà pagliaccio tricolore) per sottolineare l’aspetto dell’illusionismo. Le coreografie, dopo l’ottimo debutto di un anno fa, sono ancora affidate a Chiara Cinquini.

Leggi anche:
“Tentazioni” di Franco Malfatti
“Quello che non vorrei vedere” di Massimo Breschi
“Mutti – La grande madre” di Umberto e Stefano Cinquini
“Il grande freddo” di Gilbert Lebigre e Corinne Roger
“Riformers” di Simone Politi e Priscilla Borri

(Visitato 234 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Alessandro Avanzini carnevale di viareggio carri

ultimo aggiornamento: 26-01-2015


Il cipresso calvo di Fiumetto. A spasso con Galatea Versilia

Esce per gettare i rifiuti, colto da malore muore