dal nostro inviato

LIVORNO. Da inseguito a inseguitore. Da qui in avanti il Viareggio non sarà più padrone del suo destino. Naturale conseguenza di un periodo nero nel quale i risultati non arrivano e le prestazioni non convincono. Contro la Pro Livorno un altro passo falso, quando invece era necessario fare bottino pieno. Stesso refrain di sette giorni fa con la Cuoiopelli: le zebre non hanno vinto per demeriti propri, più che per i meriti di un avversario che, seppur tecnicamente modesto, ha messo in campo agonismo, intensità e voglia. Tutte doti che in Eccellenza sono necessarie, ma che il Viareggio ha dimostrato di non possedere oggi come nell’ultimo mese.

L’1-1 di Livorno si materializza nella prima mezz’ora: i bianconeri allungano con Mammetti – superato Rizzato in uscita su lancio di Buglio – ma vengono raggiunti dai padroni di casa, con Bozzi che di testa non perdona dopo una percussione di Bachini (difesa del Viareggio troppo statica, giocatori saltati con estrema facilità). In avvio di ripresa il siluro di Brondi si stampa sul palo, conto dei legni pareggiato da Facenna, che direttamente da calcio d’angolo colpisce la traversa. Pochi bagliori in mezzo a tanto buio.

Tognarelli, non potendo contare su Caciagli e Mariani, ha archiviato il 4-3-3, proponendo il 4-2-3-1 con Michelotti tra i pali come terza quota, Reccolani – di nuovo titolare dopo quasi un girone – e Brondi in mediana (i migliori delle zebre) e Buglio in posizione più avanzata dietro Scandurra. La qualità ci sarebbe in teoria, ma al di là di una buona partenza, a regnare è stata la confusione. Mammetti e Benedetti hanno viaggiato a corrente alternata, nonostante il tecnico li avesse invertiti più volte. E neppure Bruzzi, entrato nella ripresa, ha dato una svolta al match.

La solita ingenuità difensiva è stata pagata, come ormai da consuetudine, a caro prezzo. Viareggio senza idee e senza ardore, privo di quella determinazione che le squadre che vogliono vincere a tutti i costi sono disposte a tirar fuori. Una squadra che doveva essere affamata e che invece è parsa sazia. I punti di vantaggio accumulati con fatica sono stati dilapidati in meno di un mese. E il GhiviBorgo – che ha regolato 1-0 il Castelnuovo – ha compiuto il sorpasso. Il Viareggio non è più primo in classifica. Non la stava più meritando, quella vetta. Ed ora che l’ha persa, non può fare altro che provare a riprendersela. Ricominciando a mostrare il volto migliore di sé, ma soprattutto a vincere. Domenica (8 marzo) ai “Pini” arriva il Cenaia, quarta forza del campionato. Avversario peggiore, forse, non poteva esserci.

PRO LIVORNO-VIAREGGIO 1-1

PRO LIVORNO (4-3-3): Rizzato; Brizzi, Sgariglia, Rivecci, Rossi; Pellegrini (38′ st Sarais), Domenichini, Facenna; Bachini (11′ st Zoncu), Bozzi, Hemmy. All. Niccolai.

VIAREGGIO (4-2-3-1): Michelotti; Chimenti, Visibelli, Monopoli, Signorini (43′ st Martinelli); Brondi, Reccolani; Mammetti, Buglio, Benedetti (21′ st Bruzzi), Scandurra. All. Tognarelli.

Arbitro: Galipò di Firenze.

Reti: 8′ pt Mammetti, 31′ pt Bozzi.

Note: ammoniti Brizzi, Rossi, Sgariglia, Facenna (Pro Livorno), Chimenti, Visibelli, Scandurra, Mammetti (Viareggio). Angoli 4-5. Recuperi 1′ pt, 4′ st.

Gabriele Noli

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calcio eccellenza pro livorno viareggio

ultimo aggiornamento: 01-03-2015


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