FIRENZE. “La Regione Toscana ha tenuto nel cassetto per mesi una proposta di legge sulle cave e ora la vuole far approvare in pochi giorni per fini ovviamente elettorali. Ma si tratta di un testo che rischia di portare con sé come principale conseguenza una serie di contenziosi milionari da parte dei cavatori toscani”. E’ quanto denuncia con forza il consigliere regionale Marina Staccioli (FdI), dopo che l’ultima seduta della III Commissione regionale ha confermato che la proposta della maggioranza va a toccare la normativa nazionale in materia. “Dal ’95 c’è una sentenza che prevedeva che fossero i Comuni, e non la Regione, a dover adottare un regolamento in grado di fare distinzione tra i beni agrimarmiferi estimati e non”. Ma non è l’unica criticità che rileva la Staccioli, la quale annuncia una serie di emendamenti prima che la proposta sia portata in aula: “Così com’è – spiega – la legge è poco utile perché prevede un 50% di materiale lavorato in loco, ma non i relativi controlli sul rispetto della filiera corta”.

(Visitato 80 volte, 1 visite oggi)

Versiliana. Il Presidente Rossi apre un conto per la ricostruzione e versa mille euro

Studenti con disturbi spettro autistico, intesa a tre per una scuola più accogliente