Puntata numero 82 per DA UOMO A UOMO, la rubrica di Versiliatoday dedicata alla sessuologia, all’andrologia e all’urologia, curata dal dottor Luca Lunardini.

Correva il Luglio 2014 (come vola il tempo!), era la puntata numero 45 (quella che leggete è la numero 82…) della vostra amata rubrica. Una puntata dal titolo: “PROSTATA, NOVITÀ IN VISTA: UNA INIEZIONE PER GUARIRE…”

Vi raccontavo come fosse in corso una sperimentazione di fase III sull’utilizzo di un nuovo farmaco per il trattamento dell’ipertrofia prostatica. Si trattava dell’NX1207, non un nuovo modello di auto ma di una proteina capace di indurre l’apoptosi (morte cellulare) delle cellule prostatiche, con conseguente riduzione del volume prostatico. La cosa era in se già discretamente interessante, ma quello che prometteva di essere davvero rivoluzionario era che l’NX1207 veniva somministrato attraverso un’INIEZIONE direttamente nella parte ingrossata della ghiandola.

L’articolo ha suscitato in questi mesi molta curiosità nei numerosi, numerosissimi, maschietti che soffrono di ipertrofia (ingrossamento) prostatica.

Una ennesima email ricevuta proprio ieri mi ha convinto a tornare sull’argomento, evidentemente di particolare attualità, per dare, se possibile, ulteriori notizie.

Questo il testo della email (non anonima ma da cui, ovviamente, abbiamo tolto i riferimenti personali):   “Gent. Dott. Lunardini , ho letto sulla sua rubrica e su altri siti informazioni relative al farmaco  Nx1207,  ed anche sul fatto che in vari ospedali si stanno effettuando gli studi di fase III sull’uomo , io soffro da più di dieci anni di ipertrofia prostatica e le volevo chiedere se sono prevedibili dei tempi per la commercializzazione di questo farmaco è se sarebbe possibile che lei sappia , partecipare a questa ricerca. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta. Cordiali saluti…”

Vi riporto la risposta inviata al gentile ed attento lettore (naturalmente anche in questo caso omettendo ogni riferimento allo scrivente):

– Il farmaco in questione è un polipeptide naturale in grado di provocare l’apoptosi (ovvero la necrosi\morte spontanea) delle cellule ghiandolari prostatiche con conseguente riduzione del volume prostatico. Questo farmaco viene iniettato direttamente nella prostata dall’urologo con una singola iniezione per via trans-rettale eco-guidata, senza necessità di anestesia. Effettivamente vi sono stati, anche in Italia, alcuni centri ospedalieri (non quello in cui lavoro) che hanno partecipato alla sperimentazione del Nx1207 per uno studio in fase III (è la fase di studio di un nuovo farmaco immediatamente prima della sua entrata in commercio, quando si utilizza il futuro farmaco in ospedali con l’obiettivo di confermare l’efficacia, affinare i dosaggi, meglio definire il rapporto sicurezza\efficacia. Terminata questa fase di sperimentazione, se passata, si fa domanda di registrazione presso il Ministero della Sanità, per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione della nuova specialità farmaceutica: il medicinale vero e proprio).   

Va chiarito che i pazienti per poter essere “arruolati” dovevano rispondere a criteri abbastanza restrittivi: prostata di volume moderato, una uroflussometria (esame che misura la forza del getto urinario) con valori ostruttivi, un valore assolutamente normale di PSA, e (cosa non facile) non aver mai assunto in precedenza alcuna terapia medica per la prostata. Tra l’altro è corretto ricordare come negli studi sperimentali di fase III vi debba essere sempre un gruppo di controllo con cui confrontarsi. Questo significa che alcuni pazienti “arruolati” sono destinati a non ricevere questo farmaco bensì una terapia già nota o addirittura un placebo.

Purtroppo ho recuperato una recentissima comunicazione di una delle case farmaceutiche che finanziavano lo studio  che ha dato un annuncio non certo incoraggiante di questo tenore: “In seguito a risultati degli studi clinici di fase III condotti negli USA sul prodotto NX-1207 per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna, che al momento non hanno dimostrato un significativo beneficio nei confronti con il placebo, e dopo accurata valutazione dei primi risultati italiani, è stato deciso di INTERROMPERE AL MOMENTO IL NOSTRO STUDIO europeo e di non completare l’arruolamento di altri pazienti”.

Ecco perché AL MOMENTO NON È CERTO POSSIBILE POTER PREVEDERE QUANDO (E SE…)  L’NX-1207 POTRÀ ESSERE COMMERCIALIZZATO.

Come vedete non ero stato un cattivo profeta quando, nell’articolo dell’estate scorsa invitavo alla prudenza perché gli studi disponibili in Letteratura medica, per quanto evidenzianti validi risultati, erano ancora un po’ pochi e comunque eseguiti su un numero di pazienti non sufficientemente elevato.

Resta comunque la fondamentale, buona notizia di come la Ricerca medica non sia certo ferma su quella che per i maschietti non più giovanissimi è e resta il problema per eccellenza: LA PROSTATA MALATICCIA…

 

 

LA FRASE DEL GIORNO (che magari, a parte la “puntura”, non c’entra molto con l’argomento ma che ho trovato di… grande insegnamento!):   “UNA PUNTURA DI ZANZARA PRUDE MENO, QUANDO SEI RIUSCITO A SCHIACCIARE LA ZANZARA”   Ugo Ojetti (Roma, 1871 – Fiesole, 1946) scrittore, critico d’arte, giornalista e aforista italiano.

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ultimo aggiornamento: 11-04-2015


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