Sanità, CGIL: “Confronto subito con Regione e ASL. No a tagli e smantellamenti”

VERSILIA. La campagna elettorale per le regionali ed in Versilia per due amministrazioni comunali rendono la questione del futuro della sanità in Versilia inquinata da indiscrezioni, promesse o timori elettorali con una ridda di voci non sempre affidabili su chiusure o ridimensionamento di reparti, ed impedendo di affrontare le cose nel merito.

Gli elementi sono diversi, il taglio del governo alle regioni, che inevitabilmente colpisce la sanità, la riorganizzazione del sistema sanitario toscano che prevede la riduzione delle Aziende Sanitarie da 12 a 3, le conseguenze della Corte dei Conti che impongono in Versilia tagli al costo del personale, la necessità di razionalizzare, e la volontà dichiarata di raggiungere e mantenere parametri e servizi adeguati anche perché stiamo parlando della Salute dei nostri cittadini oltre che del lavoro di migliaia di persone, per cui oltre l’interesse occupazionale è centrale la garanzia di un servizio socio sanitario di qualità in ospedale e nel territorio.

E’ pertanto necessario che l’ASL 12, insieme alle amministrazioni locali, attivi un confronto fin da subito e prima di procedere a operazioni di modifiche strutturali, per capire con chiarezza cosa sia meglio fare e perché. Quali sono i servizi di eccellenza che restano nel nostro territorio e come si pensa di mantenerli. Come, dove e quali servizi verranno eventualmente ristrutturati, ampliati o tagliati. Ufficialmente non sappiamo ancora cosa succederà nei prossimi mesi, mentre il confronto è fondamentale e che non sia solo informazione ma contrattazione.

Altrimenti le scelte vengono subite da chi lavora, che si vede mortificato nella professionalità e con carichi di lavoro insostenibili, e dalla cittadinanza che subisce lo stillicidio della continua riduzione dei servizi pubblici, come l’allungamento delle liste di attesa e aumento costante del disagio. In un contesto non definito le scelte restano incomprese e sembrano schizofreniche.

Un chiarimento sugli obiettivi e sul percorso che si intende tracciare è fondamentale per poter condividere quanto accadrà, per cui i Comuni e l’ASL Versilia incontrino, spieghino e condividano con le parti sociali..

Inoltre vista la visita del Presidente Rossi all’ASL 12 nei prossimi giorni abbiamo necessità di diverse risposte:
Quali sono gli obiettivi generali e principali sui quali la Regione fonda tutta questa ennesima riorganizzazione?
Il mondo universitario quando verrebbe coinvolto in questa razionalizzaizone della sanità?
Con la riorganizzazione vuole tagliare gli sprechi delle Aziende Ospedaliere, perché non ci sono riusciti con la Delibera 1235 del 2012?
Oppure vuole programmare obiettivi comuni e dare un’ organizzazione omogenea che permetta di avere servizi e qualità uguali per tutto il territorio regionale?
Chi sarà il Sub-Commissario che ci “traghetterà” fino al passaggio dell’Azienda di Area Vasta e quale ruolo e competenze avrà il Commissario che sarà preposto sul territorio della ex Azienda 12?
Quale vantaggio per la sanità pubblica porta l’accordo delle ”Tariffe Sociali” con le strutture private?

Come sindacato la necessità o la scelta di ridurre nella sanità pubblica non la condividiamo, però da razionalizzazioni e accorpamenti possono esserci anche effetti positivi come la riduzione degli sprechi e l’aumento della qualità di alcuni servizi, ma questi devono essere più della necessità di risparmiare, i punti cui bisogna tendere e non solo delle eventualità.

La FP CGIL di Lucca e la Confederazione in Versilia non intendono prendere meramente atto delle chiusure dei reparti, anche se ci dicono che saranno temporanee. Risponderemo con denunce pubbliche ed iniziative ad un eventuale smantellamentoingiustificato dei servizi.
Dunque subito un confronto serio su obiettivi e strategie, perché sulla sanità si può e si deve perfezionare, al più riorganizzare e razionalizzare, ma non si può tagliare.
La sanità è un servizio essenziale, ma è essenziale che continui ad essere un servizio. La salute dei cittadini, di tutti i cittadini, deve rimanere lo scopo di tutti noi, soprattutto della politica a cui attengono le scelte organizzative. La politica ci deve dimostrare che taglia gli sprechi e non i servizi. La Sanità Pubblica è un bene comune e come tale va trattato.

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