VIAREGGIO. “Finalmente qualcosa si muove sul problema della sorveglianza alla Lecciona”. A dichiararlo è Luca Poletti, capogruppo consiliare del Pd. “Un grazie all’associazione che si è resa eventualmente disponibile per fare il servizio, un grazie al prefetto di Lucca che ha colto l’invito della Cgil puntualmente intervenuta sull’argomento. Come è giusto che vengano affrontate le controversie in merito a quanto avvenuto lo scorso anno con i bagnini.

“Probabilmente il sindaco Giorgio Del Ghingaro non aveva capito esattamente di cosa si stava parlando, ma l’assessore Servetti sì, e quindi colgo l’occasione per invitare la giunta ad una maggiore autonomia di decisione e ad avere più personalità. Dispiace che la presidente del consiglio comunale Gifuni non abbia convocato la conferenza dei capigruppo sull’argomento: sarebbe stata utile a risolvere la questione. Su argomenti di questa rilevanza le riunioni si possono convocare con urgenza e senza tentennamenti.

“Mi auguro che domani arrivino le soluzioni e che si possa definire un quadro di interventi che consentano una sorveglianza complessiva e completa sia a levante che a ponente. Come gruppo Pd siamo sempre disponibili a dare un contributo concreto ma per collaborare bisogna avere un sindaco e una giunta disposti al confronto, cosa che al momento non abbiamo minimamente visto”.

Più duro l’intervento di Michelangelo Di Beo, candidatosi con la lista civica di sinistra Repubblica Viareggina alle ultime elezioni amministrative: “Non passa giorno che le cronache dei giornali o i passaparola sulla battigia della Darsena non raccontino di come sia difficile la situazione per la sicurezza dei bagnanti alla spiaggia della Lecciona. Stiamo viaggiando sul filo del rasoio, scongiurando giorno dopo giorno la morte di un turista o di un bagnante locale: l’ultima dimostrazione l’abbiamo vista in una catena umana creata dai bagnanti per salvare un uomo che stava affogando, mettendo, a loro volta a rischio la vita.

Foto Versiliatoday
Foto Versiliatoday

“Del Ghingaro dimostra di non conoscere la città e le dinamiche del turismo balneare: è la caricatura perfetta del politico che promette mari e monti in campagna elettorale e dopo si dimentica di aver stretto un patto con il popolo. La sua noncuranza del tema sicurezza alla Lecciona, da lui tanto millantata come priorità della sua giunta se avesse vinto le elezioni, si sta dimostrando un pericolo per i centinaia di turisti che affollano ogni giorno la spiaggia libera della Lecciona.

“La sorveglianza in quel tratto di mare è necessaria: noi, come Repubblica Viareggina, abbiamo sempre sostenuto questa tesi perché da frequentatori di quella spiaggia e da lavoratori nel campo della sorveglianza balneare sappiamo bene quale sia il valore del patrimonio da salvaguardare in quel tratto di mare. Un patrimonio che va dalla sorveglianza alla cura del territorio. Crediamo che a questo punto l’unica forma di azione possibile su quel pezzo di litorale sia l’autorganizzazione popolare, una forma di sorveglianza che hanno già programmato anche i bagnini storici della Lecciona ai quali daremo per questa iniziativa tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà, essendo presenti a fare sorveglianza insieme a loro nella giornata di sabato con la presenza di Filippo Antonini e di altri esponenti di Repubblica Viareggina, che vicini alla Wild Rescue Team Lecciona, contribuiranno al servizio di sorveglianza della spiaggia.

“In questo periodo i campeggi stanno lavorando bene con stranieri arrivati da ogni parte d’europa, turisti che si riversano poi, per la maggior parte, sulla spiaggia della Lecciona, intere famiglie ignare spesso del pericolo in quel tratto di mare. Crediamo che se si promulga in campagna elettorale la rinascita di Viareggio puntando sul turismo e sulla sicurezza, Del Ghingaro abbia ‘toppato’ su entrambi i temi. Purtroppo si sta dimostrando anche pessimo dal punto di vista democratico e partecipativo ponendosi in maniera autoritaria, chiudendo i dialoghi con le associazioni e con i bagnini e credendo di avere ogni soluzione in tasca. Sta dimostrando quello che temevamo, ma con noi non avrà vita facile: partiremo dimostrando come i cittadini di Viareggio siano capaci di reagire ad un sindaco noncurante della città.

“Ci rivolgeremo al prefetto e saremo pronti a denunciare il sindaco e l’assessore al bilancio in caso di morte di un bagnante alla Lecciona”.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2015


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