VIAREGGIO. “Impone di fare i consigli comunali al mattino, che poi possono anche proseguire al pomeriggio e alla sera, con la falsa ed inutile scusa che il Comune così risparmia sulle spese del personale, però intanto deve pagare le giustificazioni dei consiglieri comunali che sono dipendenti e non lavorano in privato. Quindi la scusa del risparmio va a farsi benedire”. Lo scrive Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia.

“Gli uffici non lavorano al 100% dato che dirigenti e dipendenti comunali possono essere interpellati durante il consiglio comunale e quindi vengono sottratti al servizio pubblico per le necessità dei cittadini. Ma per di più Re Giorgio che fa? Se ne frega di tutto e tutti.

“Impone il giorno e l’ora a suo piacimento ma poi? Se ne va e ti lascia li a fare la figura del ‘biscaro’. Io sono venuto in consiglio comunale stamani, conscio del mio ruolo e del sacrificio che dovevo fare, non sono andato alle 8.30 al mio lavoro al ristorante dove sono direttore, ho partecipato al consiglio dove sono stato eletto e quindi ho rispettato i miei impegni. Ho anche assistito ad un’ assurda assise dove non c erano le pratiche e i documenti per l’argomento in discussione – Viareggio Patrimonio -, però io c’ero.

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Ma alle 13 sono corso al mio lavoro. Alle 15 mi sono riprecipitato in municipio per continuare il consiglio comunale, lasciando nuovamente il mio posto di lavoro. Ma arrivato in sala del consiglio chi mancava? Il sindaco-re. Già lui, che ha imposto giorno e ora, ha visto bene di prendere altri impegni al pomeriggio non partecipando al suo consiglio comunale. Alla faccia dei consiglieri comunali che invece stanno lì in aula sacrificando il proprio lavoro mentre lui va a giro…

“Eh no: prima di tutto, se non vuoi portare rispetto ad Alessandro Santini, porti rispetto al consiglio comunale tutto e alla carica che ricopro, poi vai pure a giro a fare gli affari tuoi e a incontrare tutti i sottosegretari di Stato che ti pare. Ma prima porti rispetto tu per primo, sì anche a me, e se non per me, almeno per le migliaia di cittadini che rappresento con i voti che ho preso.

“Hai deciso di fare i consigli comunali al mattino? E allora ci resti fin quando non sono finiti e per quel giorno non ti prendo nemmeno un altro minimo impegno. Per ricevere rispetto, caro Giorgio, prima di tutto lo si dà”.

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ultimo aggiornamento: 14-09-2015


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