VIAREGGIO. “Con una comunicazione alla presidente del consiglio comunale, il sindaco Del Ghingaro mi fa sapere di essere in ‘forte disagio’ per il ‘comportamento profondamente scorretto’ mio e del capogruppo Massimiliano – non Massimo: sindaco, almeno i nomi dei consiglieri li impari bene… – Baldini che, ‘con scientifica e meditata costanza’ diffondiamo ‘una versione volutamente distorta e a tratti profondamente diffamatoria della realtà dei fatti’. Per questo, il sindaco ha deciso di ‘non partecipare alle riunioni dei capigruppo né personalmente né tramite mio delegato’ e resta ‘in attesa di formali scuse’ da parte nostra”. Lo riporta Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia.

“La ‘versione distorta e diffamatoria dei fatti’ sono forse i pasticci retrostanti al fallimento della Viareggio Patrimonio che stanno emergendo ogni giorno, con e senza il mio ‘contributo’, non ultimo il fatto che, contrariamente a quanto dichiarato in consiglio comunale dal suo assessore Laura Servetti, l’istanza di auto fallimento non è agli atti della Patrimonio? Sono forse le sue continue prevaricazioni al consiglio comunale, la massima istituzione democratica di una città, dall’imposizione (immotivata) delle assemblee in orario diurno al rifiuto, lo scorso 22 luglio, di riferire sulla situazione del dissesto fino alle cose non dette prima delle votazioni, anche alla sua stessa maggioranza?

Foto Alberto Macaluso
Foto Alberto Macaluso

“Io non ho niente di cui scusarmi, signor sindaco. Ma forse lei sì. E non con me, ma con la città e il consiglio comunale, per i suoi comportamenti inadeguati al ruolo che è stato chiamato a svolgere e al grande cuore genuino e salmastroso di Viareggio e dei viareggini che, è evidente, lei non gradisce. Insieme a lei, sarà bene che si scusi anche il suo assessore Valter Alberici: dopo oltre due mesi dalla mia interrogazione sulla funzione che la giornalista Brunella Menchini (sua ex addetta stampa in campagna elettorale) ricopre oggi in municipio, visto che senza uno straccio di incarico addirittura presenzia a riunioni con assessori, mi liquida dicendo che ‘il nostro ordinamento non consente di definire l’attuale sindaco Re’ e che risponderà all’interrogazione ‘solo quando rispetterà, anche nelle parole, le istituzioni’.

“Signor sindaco, io ho un rispetto profondo per le istituzioni. Ma quanto alle persone, lo do a chi me lo dà e a chi lo dà alla mia città: lei e i suoi assessori non lo state dando, quindi non aspettatevi di averlo – al di là dell’educazione di circostanza, che mai è mancata – né tanto meno aspettatevi che il sottoscritto cambi il suo modo di fare opposizione, con la schiena dritta e senza genuflettersi davanti a nessuno, incluso lei che, forse, era abituato a platee più accondiscendenti.

“Questo è, questo è sempre stato e questo sarà ancora. Perché io avevo e ho tuttora uno scopo solo: la verità, per il bene di Viareggio e di Torre del Lago Puccini”.

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ultimo aggiornamento: 23-09-2015


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