“Forse Del Ghingaro ha visto troppe volte ‘Amici Miei’: le parole scritte al commissario Stelo su I Care sembrano proprio quelle del Conte Mascetti al vigile. Ma davvero l’ex sindaco (o chi per lui) pensa di prendere in giro il commissario, il sottoscritto e i cittadini di Viareggio, mescolando alla rinfusa un po’ di cifre e parole?”. Lo scrive Alessandro Santini, coordinatore comunale di Forza Italia.

“Ecco i passaggi più esilaranti (si fa per dire) della supercazzola di Del Ghingaro.

“Punto uno. L’ex sindaco scrive che ‘i nuovi servizi affidati (ad I Care, ndr) sono la gestione e la riscossione dei tributi locali e la gestione dell’emergenza abitativa’. Affidati un bel niente: quando si è insediato, il commissario Stelo ha trovato diversi contratti di servizio ‘latenti’ e, fra questi, anche quello relativo all’emergenza abitativa. Tant’è che ne aveva chiesto la firma con urgenza. Firma che, almeno per l’emergenza abitativa, ad oggi non mi risulta che ancora ci sia: I Care, quindi, non sta riscuotendo né il contributo di compartecipazione né il canone di affitto calmierato degli immobili ex Patrimonio.

“Punto due. Del Ghingaro parla di recuperare ‘equità e garanzia di serietà nella riscossione” ispirata a “principi di efficienza, efficacia ed economicità’. Quindi per Del Ghingaro è seria ed efficiente un’organizzazione del lavoro in cui
1) i dipendenti (del settore tributario ex Patrimonio) sono ridotti in autogestione e impossibilitati a emettere atti prossimi alla prescrizione, perché l’inquadramento contrattuale imposto loro per entrare in I Care non lo permette;
2) nessuno sta incassando il suolo pubblico dagli operatori ‘occasionali’ dei mercati settimanali;
3) nessuno sta incassando i canoni dagli assegnatari degli alloggi di via delle Catene, via del Forcone ed ex Tabarracci, un servizio che però continua a costare alla città in termini di “ordinaria amministrazione” per il mantenimento di un qualsiasi immobile;
4) per quasi un mese i manifesti non sono stati affissi (con varie richieste di risarcimento pervenute alla curatela della Patrimonio) perché il progetto della sua giunta aveva ‘dimenticato’ il servizio affissioni.

“Punto tre. Del Ghingaro scrive che ‘l’attività di accertamento delle entrate tributarie e extratributarie per le annualità pregresse non prescritte, sarà realizzata con il supporto di Anci Innovazione Srl’ e che fino a dicembre 2016 I Care sarà in fase di start up, ‘indispensabile per una corretta, solida e efficace impostazione delle attività affidate supportate da innovazione tecnologica e professionalità specializzate’. Allora perché, in questa fase così importante, il consulente indispensabile di Anci Innovazione, Cesare Cava è scomparso frettolosamente di scena appena ho chiesto atti e spiegazioni sui rapporti di Anci con il Comune di Viareggio, I Care Srl e Asp?

“Punto quattro. Del Ghingaro scrive di stare tranquilli: i 900mila euro (in tre anni) ad Anci Innovazione sono solo ‘un importo massimo’ legato ‘alla percentuale realmente incassata’ dal Comune sul recupero dell’evasione fiscale. Ma perché, se l’attività può tecnicamente essere svolta dal personale del settore tributi di I Care, ex Patrimonio? Quello che l’ex sindaco definisce ‘indispensabile per la completa attuazione dell’intero piano economico’ ma che, al contempo, ha ridotto contrattualmente a un pool di centralinisti o aiuto commessi.

“Punto cinque. Alla fine, l’ex sindaco difende il suo “investimento sul recupero dell’evasione fiscale” realizzato attraverso il ‘circolo virtuoso’ di I Care. Ma di che investimento parla, se
1) il contrasto all’evasione Ici 2010-2011, che nei primi cinque mesi dell’anno è stato garantito dal personale ex Patrimonio sotto la curatela di Donato Bellomo, è fermo al 1° giugno, cioè da quando I Care è entrata in funzione;
2) stessa cosa per il contrasto all’evasione sull’imposta di pubblicità, che aspetta anche la revisione del nuovo bando di gara dopo l’annullamento del precedente per un errore dell’ex amministrazione comunale;

“Sorprendente, invece, che nella sua lunga disamina Del Ghingaro non spenda neppure una paola sulla condanna per bancarotta fraudolenta del suo ex assessore Pesci, all’epoca in cui era segretario generale di Anci Toscana. Ma sarà senz’altro una dimenticanza. ‘Nell’unico ed esclusivo interesse di Viareggio’.”

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ultimo aggiornamento: 31-08-2016


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