“Lo sciopero e il presidio dei lavoratori dell’Henraux vedono Sinistra Italiana solidale nelle loro iniziative di lotta”. Lo scrive il coordinamento versiliese di Sinistra Italiana che esprime solidarietà per i dipendenti dell’azienda.

“Una protesta doverosa, causata da atteggiamenti da parte di chi guida l’azienda che lasciano basiti: confronti aggressivi con urla e minacce ripetute verso i lavoratori. Un comportamento inaccettabile e vergognoso soprattutto per chi è chiamato a guidare un impresa leader nel mondo del marmo, con commesse di gran lustro che dovrebbero inorgoglire tutti: dirigenti, architetti, artigiani, amministratori e operai. E’ inconcepibile che le criticità di un manager vengano scaricate in tal modo su quest’ultimi.

“L’Henraux si autodefinisce, nel proprio biglietto da visita, una ‘grande azienda illuminata’, che sa ‘dare il giusto valore al territorio’. Se però non è capace, nel proprio progetto produttivo, di saper valorizzare e rendere soggetti attivi dei propri risultati anche gli operai non svolge un ruolo illuminante. Capiamo che gli attuali amministratori delegati delle aziende si sentano sostenuti da regole ‘renziane’ del mondo del lavoro (jobs-act), che vorrebbero trasformare i lavoratori in soggetti senza dignità, senza sindacati e senza voce.

“Capiamo le incertezze che stanno coinvolgendo il lapideo, fatte emergere anche dal consorzio Cosmave di Pietrasanta e da Confindustria Toscana Nord, ma le modalità prime descritte dell’azienda di Querceta non servono proprio a niente.

“Il responsabile dell’Henraux se ha così tanta voglia di interloquire con i lavoratori lo faccia con un linguaggio consono nei tavoli adeguati, collegando tali discussioni allo sviluppo del territorio che investe l’attività lavorativa del marmo”.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2016


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