“Corrisponde al vero che io abbia cancellato la mia iscrizione dal M5s di cui facevo parte dal 2012, tuttavia vorrei fosse chiaro che, se mi sarà consentito lavorare serenamente come indipendente, risponderò affermativamente alla richiesta del gruppo di lavoro pentastellato locale, per quanto concerne il proseguo del mio apporto professionale. In Italia le giunte ed i gruppi pentastellati hanno internamente dei tecnici che, privi di collocazione politica, apportano competenza.
E’ lapalissiano, tuttavia, che la questione sia lo stesso 5 Stelle Camaiore a doverla discutere con chi di dovere”.
 Lo scrive l’esperto di economia Marco Giannini. ”   Per quanto riguarda le motivazioni della mia rottura esse risiedono nel recente cambio di linea sulla moneta unica.
Un cambio deciso dai vertici nazionali per ragioni poco trasparenti: nonostante il naufragio della trattativa con ALDE sono stato informato che dal “FUORI DALL’EURO” siamo tornati agli 8 punti delle europee in cui “uscire dall’euro è una “extrema ratio” (quando è cosa nota che la moneta unica non sia riformabile)”.
 
“Circa 9 mesi fa presentai alla Camera dei Deputati il mio saggio “Il neoliberismo che sterminò la mia generazione” in cui approfondivo le ragioni di una immediata uscita da questa “Caverna di Platone” (la moneta unica) funzionale alle oligarchie finanziarie multinazionali. Nella mia opera erano presenti prefazioni di europarlamentari e deputati. Nella mia città, Camaiore, questa “impresa” mi ha conferito parecchia credibilità e ci tengo ad essere ricordato come una persona coerente a costo di rimetterci qualsivoglia “luminosa” prospettiva.
 
“Molti cittadini mi hanno domandato perché io avessi provato a NON uscire sui quotidiani per informare di questa mia scelta e ci sia finito “obtorto collo”: trovo che sia un malcostume stucchevole correre ad informare i media quando si esce da una forza politica..
Sempre i cittadini si sono sorpresi del fatto che io, successivamente a questa scelta politicamente drammatica, non sia incorso in infinite polemiche con gli ex colleghi e mi hanno chiesto se per caso ciò significhi qualche spiraglio per un futuro ritorno.
Ho risposto che gli attivisti meritano lo stesso trattamento di Nigel Farage che ha chiesto ed ottenuto scuse (e chiarezza) da Beppe Grillo per cui ho espresso la seguente strada di ragionevolezza (che sto cercando di far consultare a Beppe stesso), una serie di proposte che definirebbero, finalmente, i valori del Movimento in campo socioeconomico in epoca di persecuzione economico/finanziaria:
 
“1)      Imprimere nel NON STATUTO (la “Costituzione” del Movimento) il punto “FUORI DALL’EURO”.
 
2)      Sempre nel NON STATUTO è necessario incidere “NESSUNA ALLEANZA CON I NEOLIBERISTI” (vorrei rimarcare che se c’è un luogo dove è concreto il pericolo di divenire una forza politica corrotta è l’Europarlamento dove risiedono le più potenti lobbies mondiali capaci di comprarsi chiunque).
 
3)      Creazione di un nuovo Direttorio votato ONLINE con contemporaneo allontanamento di Davide Casaleggio dalle strutture decisionali visto che a Bruxelles è stato violato perfino il senso più profondo del M5s rappresentato dal termine “PORTAVOCE” (e non ONOREVOLE). Gli artefici dell’”operazione ALDE” non potranno candidarsi come membri.
 
Sin dalla nascita del Movimento Gianroberto Casaleggio teneva a dire che M5s e “Casaleggio Associati” non dovevano assolutamente intersecarsi, essendo necessario fugare ogni dubbio su interessi privatistico/aziendali legati alle 5 Stelle.
Se Grillo sceglierà questa strada entro brevissimi tempi perché convintamente (e non perché in difficoltà di consenso) tornerò a fregiarmi delle 5 Stelle sia in campo nazionale che nella mia Camaiore”.
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