Le cure domestiche, il lento cammino per emanciparsi dagli abiti cuciti addosso

A Est le montagne erano oscurate. A ovest svettavano, in una luce balsamica. L’alba e i suoi eccessi mi ricordavano sempre il paradiso, un posto che sapevo mi sarebbe risultato scomodo”

“Le cure domestiche” di Marilynne Robinson è un romanzo che ruota intorno al lago di Fingerbone, una cittadina incolore del MidWest. Il lago è stato teatro di numerose disgrazie da un disastro ferroviario a suicidi e morti accidentali che riguardano da vicino le due protagoniste, Lucille e Ruth abbandonate dalla mamma che dopo averle lasciate sulla porta di casa si ammazza. Le due bambine orfane crescono con la presenza delicata della zia Sylvie che emana in ogni momento il senso della sua inaffidabile precarietà, incapace di gestire la casa e la crescita delle ragazze. Lentamente nel romanzo assistiamo alla maturazione della consapevolezza delle due sorelle sulla solitudine, il senso di appartenenza e del ritorno, sul significato di “casa”.

Io odiavo aspettare. Se mai avessi dovuto lamentarmi di qualcosa di preciso, era che la mia vita sembrava interamente di attese. Io aspettavo un arrivo, delle spiegazioni, delle scuse.”

Le cure domestiche – storia di mancanze

La storia si configura come una storia di mancanze e di assenze riempite da oggetti e dalla natura.

Al centro della narrazione è focalizzata l’idea estremamente contemporanea e moderna di vivere senza radici pur mantenendo in sé il concetto di “casa” e “famiglia”.

È un’emancipazione sottile e profonda quella delle due protagoniste che prenderanno strade diverse, un’emancipazione nei confronti dei ruoli cuciti addosso nella tensione tra cultura familiare e aspettative della società.

…che tutti i momenti fossero perlopiù identici non toglieva niente alla possibilità che il momento successivo fosse completamente diverso”

Le cure domestiche – lo stile

La scrittura di Marilynne Robinson si conferma perfetta per una lettura lenta, improntata a cogliere le sfumature in ogni parola scelta, un linguaggio “delle cose” che accompagna con gentilezza e precisione nelle geografie dell’anima.

Biografia Marilynne Robinson

Premio Pulizter nel 2005, autrice di romanzi e saggi ancora poco nota e diffusa in Italia, considerata una sorta di teologa puritana, è nota anche per una famosa intervista rilasciata all’ex Presidente degli Stati Uniti Obama nel 2015.

Le cure domestiche, Marilynne Robinson – Traduttore: Delfina Vezzoli – Anno di pubblicazione: 2016

La recensione di questo libro è stata offerta dalla libreria La Vela di Viareggio.

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