Giuseppe De Stefano, eletto in Viareggio Democratica che contribuì a far eleggere Giorgio Del Ghingaro sindaco di Viareggio, lascia e se ne va nel Gruppo Misto. Ennesima defezione per la maggioranza che sostiene il primo cittadino.
Si sono riuniti i componenti del Gruppo Misto in Consiglio Comunale a Viareggio, Stefano Pasquinucci, Giuseppe De Stefano e Luigi Troiso i quali, alla luce delle motivazioni che hanno indotto il Consigliere De Stefano a passare nel Gruppo Misto, hanno concordato un percorso politico ed amministrativo comune, da esercitarsi attraverso un confronto franco e trasparente con il Sindaco di Viareggio, sulla base di punti programmatici che tengano conto della situazione attuale, al fine di consentire ed assicurare un appoggio esterno.
Su proposta del Consigliere Pasquinucci è stata inoltre approvata, all’unanimità, la scelta di nominare il Consigliere Luigi Troiso nuovo Capo Gruppo.
Nel frattempo, il capogruppo di Viareggio Democratica Franco Gargini chiede le dimissioni del consigliere Giuseppe De Stefano: “Le dimissioni sono un atto necessario di coerenza e di rispetto verso gli elettori” scrive.
E aggiunge: “il consigliere Giuseppe De Stefano, eletto in consiglio comunale nella lista Viareggio Democratica, ha abbandonato il gruppo consiliare in cui era stato eletto dai cittadini per confluire nel gruppo misto.
“Chiedo le dimissioni dal consiglio comunale di De Stefano nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori. Si tratta di un atto di coerenza a questo punto necessario e indispensabile per far posto al primo dei non eletti della lista Viareggio Democratica, ed anche di un’azione di trasparenza per dimostrare che la decisione dell’abbandono del gruppo non sia stata presa sotto la direzione di altri.
Dopo gli attacchi farneticanti al fondatore della lista, e dopo le altrettanto farneticanti rivendicazioni sul simbolo di Viareggio Democratica – tutte invenzioni degne della peggior politica – è il momento che De Stefano sveli il nome del suo burattinaio, o che, meglio ancora, dia finalmente segno di serietà, coerenza e rispetto dimettendosi dal consiglio comunale.”
