Il Sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto ha inviato stamani la nota ufficiale a Reti Ambiente e al suo collegio di revisori dei conti oltre che a Sea Ambiente e al Collegio di revisori dei conti di quest’ultima, oltre che al Comune di Viareggio e all’Autorità Nazionale Anticorruzione, per comunicare l’accertato stato di incapacità di nomina degli organi sociali e, dunque, l’avvenuta realizzazione della causa di scioglimento della Società SEA Ambiente ai sensi dell’articolo 2484, comma 1, numero 2), del Codice Civile.

Il Sindaco ha raccomandato tempestività nell’avvio degli atti e delle procedure di liquidazione della società ex municipalizzata che dovrà essere immediatamente assorbita, per incorporazione, da Reti Ambiente S.p.A, ricordando che qualsiasi atto posto in essere dal CDA è, oggi, fuori norma di legge.

Ringrazio tutti quei dipendenti di SEA che in questi anni difficili hanno collaborato lealmente con il nostro Comune, cercando di far funzionare le cose e rimediare alle cose che non andavano, mentre qualcuno negava l’esistenza delle criticità” dichiara il Sindaco di Camaiore “il loro destino lavorativo sarà adesso assicurato da Reti Ambiente, società interamente pubblica la quale li dovrà assorbire e nella quale auspico trovino tranquillità, serietà e ascolto”.

Prosegue il SindacoCamaiore vigilerà con estremo rigore sugli atti e sui comportamenti di Reti Ambiente: lo scioglimento e l’incorporazione sono atti dovuti per legge. Mi affido ai Revisori di entrambe le Società pubbliche perché assumano a pieno i poteri straordinari di controllo che la situazione richiede e perché vigilino sulla corretta esecuzione degli articoli 2485 e 2486 del Codice Civile. Il 3 novembre, ancorché in assenza dei soci e nonostante le dimissioni di Ciacci, Reti Ambiente dovrà imporre al CDA di nominare il liquidatore, che prenderà il posto degli attuali amministratori”.

Miracolo: “Del Dotto farnetica, SEA non si scioglie”

Rivolgendosi a Reti Ambiente, infine, il Sindaco Del Dotto conclude “Mi rivolgo a Reti Ambiente perché – nonostante l’estrema incapacità dimostrata e la certificata e passiva complicità a meccanismi di spartizione politica con chi pensa ai seggioloni invece che ai servizi della città che governa – almeno si degni di rispettare la legge. Se chi deve farlo in Reti Ambiente non è in grado e ha paura della sua stessa ombra, costui se ne vada e i soci di Reti Ambiente, che ce lo hanno messo, lo sostituiscano con qualcuno di idoneo e capace al ruolo di responsabilità che serve per i territori. In ballo ci sono soldi pubblici e, mentre gli altri pensano di poterci fare quello che vogliono, Camaiore non consentirà a nessuno di abusare della propria posizione, dei propri poteri o di incerte e bislacche interpretazioni di legge o statuto. Si deve correre con la nomina del liquidatore, senza alcuna proroga ulteriore dell’odierno CDA, i cui atti – che dovessero essere messi in atto a far data dal 27 ottobre – saranno nulli e illegittimi, con pregiudizio per soci, clienti e fornitori. Qualsiasi deviazione da questo esito mi costringerà a riferire nelle competenti sedi, perché la legalità non si piega al mercimonio politico così come i soldi pubblici non sono un giochino in mano ai soliti poltronari da vecchia politica”.

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