Riapre il Museo Popolare della Pineta di Viareggio, domenica 30 giugno alle 17.00 con performance, musica e tante sorprese.

“Mentre alcune delle prime opere sono state rimosse dalla Sig.ra Fortunata Intemperie e dalla Sig.ra Costanza Riciclabile con l’aiuto della famiglia Vandalici, degli operai del comune di Viareggio e della Forestale (che ringraziamo per il lavoro svolto) nuove opere si stanno già allestendo seguendo le indicazioni del nuovo direttore del museo: Dott. Pino Ventoso”, annunciano goliardicamente gli organizzatori: “Il nuovo direttore intende sviluppare maggiori attività didattiche e performative, l’installazione di opere legate più strettamente agli alberi e ai ceppi presenti nella zona e di opere effimere che possono essere visionate nel corso di una sola giornata. “Si tratta di valorizzare il lato impermanente del Museo – dice il nuovo direttore – che la bellezza è già nelle piante presenti nel Museo. Le opere degli artisti sono solo un pretesto per soffermarsi ad ammirare un pezzo di territorio che i soliti speculatori vorrebbero asfaltare e che il Museo vuole invece difendere. E a chi critica il Museo accusandolo di ospitare ciarpame o brutta arte rispondiamo di studiare un po’ di storia dell’arte e di venire a realizzare cose che pensa siano belle piuttosto che nascondersi dietro alla tastiera senza fare niente di concreto per difendere la pineta”. Molti artisti e artiste provenienti da tutta Italia hanno aderito al progetto di Dada Boom e SuperAzione immolando le proprie opere installate lungo il tragitto dello scellerato progetto di devastazione ambientale dell’ Asse di Penetrazione, una superstrada di 16 metri di larghezza fortemente voluta dall’ amministrazione comunale di Viareggio e dalla Regione Toscana, che prevedrebbe l’ abbattimento di circa 800 alberi, molti dei quali secolari, oltre all’ inquinamento dell’ adiacente Parco Migliarino S. Rossore e alla demolizione di una palazzina. A questo scempio si stanno opponendo, oltre a numerosi comitati, associazioni e collettivi viareggini, anche molti artisti che hanno posizionato le proprie opere per salvare la pineta. in questo modo non solo l’ arte è diventata una pratica di resistenza concreta, ma è anche occasione di sprovincializzare una battaglia territoriale e diffonderla nel panorama nzaionale. L’ambiente e la salute sono di tutt@!!! Il museo è sempre aperto e chiunque puo’ aderire a questa protesta artistica inviando il proprio progetto alla mail [email protected] . Vi aspettiamo il 14 luglio alle 17e30 per un nuovo appuntamento di festa e di lotta per la pineta”.

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