“Facciamo il punto sulla scuola”

Il Pd Versilia ne parla con dirigenti scolastici e famiglie e fa richieste e proposte per la riapertura a settembre prossimo:

“La scuola, intesa come un mondo ” abitato” da alunni/e, seguiti nella loro crescita culturale ed emotiva, protetti ed educati da un insieme figure, ognuna con le proprie competenze e ruoli, (i dirigenti scolastici, i docenti, il personale amministrativo, i collaboratori scolastici,) è stata scossa da un terremoto che, in questi mesi dal 5 marzo ad ora , ha minato le fondamenta di questo pilastro della società democratica.

La nostra attività come “cultori” della vita di questo mondo si è bruscamente interrotta nel suo normale iter ed è iniziata nuovamente con modalità diverse da quelle abitudinarie, che ci hanno aiutato a non lasciare soli i nostri ragazzi, ma che non sono la risposta più adatta alle esigenze loro e delle loro famiglie , e che spesso hanno messo in evidenza disuguaglianze economiche, sociali, intellettive e psicofisiche precedentemente esistenti, che, nel quotidiano lavoro in presenza, cercavamo di mitigare.

Per questo motivo ci siamo ritrovati noi, responsabili della scuola del PD territoriale versiliese, con alcuni dirigenti, docenti e famiglie, per studiare l’organizzazione che ci potremmo dare. Cercare di coniugare la logistica della riapertura delle scuole con le indiscutibili esigenze delle famiglie, già estremamente provate da questo regime di emergenza, è un tentativo molto arduo perché necessariamente subordinato alle indicazioni per la tutela della salute. A questo proposito, tenuto conto delle specificità di ogni livello di studio, la formulazione di proposte applicabili a tutte le realtà converge sostanzialmente su misure precauzionali che regolino le modalità di ingresso nelle strutture, che contribuiscano ad uno spazio interpersonale adeguato e che includano procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti. Il controllo della temperatura corporea e la sanificazione delle mani mediante idonei mezzi disinfettanti, messi a disposizione prima dell’accesso ai luoghi, rappresentano accorgimenti adottabili per tutte le fasce di età. Queste accortezze implicano una rimodulazione della gestione oraria dell’entrata, prediligendo un arco di tempo che consenta gli accertamenti e le pratiche igienizzanti necessari, evitando contemporaneamente assembramenti.

Nidi e Scuola dell’Infanzia: le ipotesi ed i ragionamenti orientati al sistema integrato zero-sei anni, conducono alla certezza che l’imposizione di mascherine e guanti ed il distanziamento sociale non possano essere contemplati per i bambini e le bambine di età così piccola. La pedagogia ci insegna quanto sia fondamentale il contatto e quanta importanza rivestano l’esperienza ed il gioco, in maggior modo dopo un lungo periodo di isolamento. A questo proposito occorrerò procedere con particolare prudenza , dividendo le classi attuali e future in gruppi numericamente più piccoli e i docenti “consumeranno” tutte le loro ore di lavoro in presenza. Tutti i bambini frequenteranno la scuola, con un orario antimeridiano e con la riduzione dello stesso in presenza (8,00-12,00); eventualmente solo i bambini prossimi all’ingresso alla scuola primaria si fermeranno fino alle ore 13 . Ovviamente bisognerà cercare di usufruire di tutti gli spazi possibili nei vari edifici ed in questo sarà fondamentale il contributo delle amministrazioni locali per dare un aiuto nell’organizzare questa “mini ristrutturazione”. Sarà altresì auspicabile una gestione scaglionata degli inserimenti dei nuovi iscritti e dei reiserimenti in modo tale da continuare a rispettare i tempi di adattamento dei bimbi e delle bimbe.

Scuola Primaria anche nella scuola primaria (modulo e tempo pieno) sarà necessario ridurre il monte ore, magari facendo il 50% dell’orario in presenza (quindi tutti in classe) e il resto in modalità Dad, utilizzando piattaforme accreditate dal MIUR; ciascuna classe sarà a sua volta divisa in due gruppi per permettere il distanziamento sanitario necessario e obbligatorio. Si dovranno reperire spazi o, nell’eventualità che sia impossibile farlo negli edifici esistenti, ricorrere a turni , ma anche in questo caso il sostegno economico e progettuale di enti locali, associazioni e terzo settore sarà fondamentale. Ai fini di una gestione dell’orario scolastico più agevole potrà essere presa in considerazione l’ipotesi di aprire le scuole il sabato laddove quegli istituti, in situazione ordinaria, non lo avessero in calendario.

Scuola secondaria di I grado: si potrà dividere l’orario in presenza in due turni tipo 8,00-11,00 e 11-14 con un intervallo di tempo fra la fine del primo turno e l’inizio del secondo sufficiente ad effettuare una sanificazione e per le restanti ore i docenti seguiranno i ragazzi attraverso piattaforme accreditate dal Miur per attuare la Dad. In questi due turni ciascuna classe verrà divisa in modo che ogni gruppo dovrà frequentare uno dei due corsi. Come nelle scuole primarie, ai fini di una gestione dell’orario scolastico più agevole potrà essere presa in considerazione l’ipotesi di aprire le scuole il sabato laddove quegli istituti, in situazione ordinaria, non lo avessero in calendario.

Scuola secondaria di II grado: potrà usufruire di uno schema simile alla scuola media.

Tutto quanto premesso necessita assolutamente per la sua realizzazione di alcuni elementi fondamentali: rimodulazione dell’orario in presenza, intendendo per questo un adattamento della quota oraria da 60’ a 50’ o 45’ così da accumulare un tesoretto di ore da poter utilizzare online; finanziamenti da parte dello stato per i dispositivi tecnologici necessari agli alunni e ai docenti e per sostenere progetti specifici; estensione del bonus baby- sitter (le cui procedure di attivazione ed accreditamento andranno snellite) per supportare le famiglie nel coprire le ore nelle quali, in situazione ordinaria, i bambini /e sarebbero dovuti essere in classe; protocolli dedicati a quegli studenti che necessitano del sostegno e le cui peculiarità escludono a priori l’ottemperanza ad una distanziamento sociale; svolgimento di controlli a cadenza regolare di tutto il personale scolastico mediante test seriologici; aumento di personale in organico , sia docente che ATA, per rispondere alle necessità di divisioni delle classi in gruppi, per la sorveglianza, per la sanificazione, per poter svolgere la didattica in presenza con un’organizzazione progettata capillarmente in modo da essere il più possibile fruttuosa”.

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