LUNARDINI RESTA IN SELLA. MOZIONE DI SFIDUCIA BOCCIATA PER UN VOTO

IMG 6779 VIAREGGIO. Sedici no, quindici si, nessun astenuto. Si è chiusa così la discussione sulla mozione di sfiducia contro la giunta e l’amministrazione Lunardini. Dopo ore di assise cittadina (iniziata alle 21 e conclusa alle 2 di notte, no stop) il consiglio comunale ha dato la propria fiducia, seppur con una ristrettissima maggioranza, al sindaco in carica e alla sua amministrazione.

A votare a favore della sfiducia, oltre all’intera opposizione, i consiglieri Vassalle di Fli, Sergiampietri di Vivere Viareggio e Paolo Spadaccini dell’Udc. Contro la mozione invece, oltre che l’intero Pdl, anche i tre consiglieri di cui si temeva la scelta: Bolognesi, Puccinelli e Di Santo, tutti e tre contrari.

IMG 6778 Le critiche, da maggioranza e opposizione, nei confronti del sindaco e del suo operato non sono certo mancate. Per la minoranza tutto l’operato di Lunardini è da buttare all’aria. Laddove è intervenuto – ha sottolineato la minoranza – l’ha fatto tardi e compiendo errori, per il resto solo immobilismo.

Diversa l’interpretazione della maggioranza, che pure non ha risparmiato le critiche a sindaco e giunta. In particolare Bolognesi, Pdl, nel suo intervento ha sottolineato come “i problemi ci sono e vanno risolti”. Ad esempio l’eccessiva distanza tra giunta e consiglio comunale. Le riunioni di maggioranza che “vedono partecipare sempre elementi esterni”. Le “divergenze tra assessori e dirigenti”. E ancora le spese, ad esempio per le partecipate, troppo elevate: “dovremmo ridurre da 9 a 5 gli assessori, e prevede che l’assessore al bilancio sia anche presidente della Patrimonio”. Lo stesso Bolognesi ha sottolineato come spesso abbia fatto mancare il suo voto alla maggioranza. “Ma questa – ha detto in conclusione – è una mozione politica, e in quanto tale voto contro e continuo, spronandolo a fare sempre di più e meglio, a sostenere il sindaco Lunardini”.

IMG 6782 Duro  l’intervento di Paolo Spadaccini, Udc. “Il partito non viene mai coinvolto in nessuna decisione – ha detto – come per l’acquisto della stalla per i cavalli o della circoscrizione Marco Polo, o per il progetto di piazza Dante. Le Fondazioni – ha aggiunto – vivono una crisi che non si era mai vista, e tra tutte e due (Carnevale e Pucciniano, ndr) hanno più di 3 milioni di buco di bilancio”. Anche per questo ha votato a favore della mozione di sfiducia. Poi, quando era ormai chiaro che la mozione sarebbe stata respinta, in sede di dichiarazione di voto ha aggiunto: “A questo punto mi dimetterò da tutti gli incarichi”. Ossia, dalla presidenza della Fondazione Pucciniano e da quella del consiglio comunale.

Non sono mancati attimi di tensione durante la discussione. Tra alcuni consiglieri (ad esempio Tozzi contro Battistini, oppure Nicoletti contro Viani, o il presidente del consiglio Spadaccini contro l’assessore Antonio Cima). Ma anche tra consiglieri e pubblico, che per questa particolare discussione era giunto in Municipio in gran massa. Almeno 2-300 persone ad assistere alla discussione e poi al voto sul futuro della città.

Leggi anche:
+ La cronaca della discussione del consiglio comunale
+ Il commento dell’UDC
+ Il commento della Lega Nord
+ Il commento del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago
+ Il commento di Futuro e Libertà
+ Il commento del senatore Andrea Marcucci (PD)

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