Sage admiral

Admiral vara “Sage” un super yacht di 40 metri

Con la stagione estiva alle porte, i nuovi nati nei nostri cantieri cominciano a prendere il mare. È il caso di M/Y SAGE, mega Yacht di 40 metri realizzato da Admiral nei cantieri di Marina di Carrara; il quarto esemplare ...

La Cantieristica di Confindustria fa il punto presso i Nuovi Cantieri Apuania

Si è tenuto martedì 6 giugno 2017, presso la sede dei Nuovi Cantieri Apuania a Marina di Carrara (MS), un meeting delle Aziende operanti nella Cantieristica e Nautica. L’incontro con le Aziende aderenti a Confindustria, aperta anche ad Imprese non ...

Quando la nautica di lusso parla il linguaggio dell’arte contemporanea

Scriveva George Bernard Shaw che “si usano gli specchi per guardarsi il viso, ma si usa l’arte per guardarsi l’anima”. La pensa così anche Giovanni Costantino, presidente di The Italian Sea Group, uno dei principali conglomerati della nautica internazionale che ...

Nca refit allagamento bacino

Nca Refit da il via alla nuova stagione

Con l’atteso allagamento del più grande bacino di carenaggio del mar Mediterraneo, Nca Refit è pronta a mandare in acqua 4 importanti super yacht per la nuova stagione estiva. Erano presenti alla cerimonia di Apertura del bacino tutti i comandanti ...

simulatore navale

The Italian Sea Group dona un Simulatore navale al “Nautico”

Il Gruppo The Italian Sea Group, che comprende i Brand Admiral Yachts e Tecnomar oltre a NCA Refit, conferma una grande attenzione verso formazione ed innovazione dimostrando di puntare sulle nuove generazioni per sviluppare la Nautica Italiana. Gli studenti del ...

nca refit

NCA Refit Prima consegna del 2017

NCA refit prosegue con successo la propria attività lavorando attualmente su 6 yacht tra i più famosi al mondo. Un successo evidenziato dalla totale occupazione del bacino di carenaggio, l’unico in grado di ospitare contemporaneamente anche sei mega yachts oltre ...

Falcone Maltese - Maltese Falcon in navigazione

Maltese Falcon in refit – Foto Esclusive Versiliatoday

Il Maltese Falcon, il tre alberi più fotografato al mondo, ha scelto NCA Refit, società con sede a Carrara del gruppo The Italian Sea Group per un periodo di refit di tre settimane per prepararsi in tutta la sua bellezza ...

falcone maltese

Il Falcone Maltese sceglie Nuovi Cantieri Apuania di Carrara per il refit

Falcone Maltese, un nome che ormai è diventato nell’immaginario collettivo il connubio tra sogno, lusso e tecnologia per un veliero che ha rivoluzionato il concetto della vela quadra. Dopo 10 ani di navigazione, anche questo gioiello ha bisogno di rifarsi ...

Project 575

Admiral Yachts – PROJECT 575 – Lo spirito avventuriero di Admiral

“PROJECT 575” The Italian Sea Group è lieta di presentare il nuovo megayacht di Admiral Yacht, un Explorer yacht ultra innovativo che detta nuovi standard nella categoria. Lo yacht di 75m è attualmente il 575mo tra yacht e navi costruite ...

monaco yacht show

Monaco Yacht Show: Italian Sea Group protagonista con 5 Mega Yachts

The Italian Sea Group sarà presente al prossimo Monaco yacht Show dal 28 Settembre al 01 Ottobre 2016.Una presenza importante quella del Gruppo che presenterà in anteprima due megayacht a marchio Admiral: Admiral E Motion 55 MY Quinta Essentia Si ...

The Italian Sea Group è la sfida di Giovanni Costantino che a Marina di Carrara passa dai divani – è stato direttore generale Natuzzi – alle Navi e ai super yachts.

The Italian Sea Group

The Italian Sea Group Unisce diversi brand della nautica italiana Admiral, Admiral Sail e Tecnomar per la realizzazione di Yacht di lusso sia a motore che a vela; NCA, per le costruzioni navali e NCA Refit per il comparto del refitting per mega yachts e navi commerciali.

Tecnomar Tecnomar costruisce yachts fino a 50 metri con uno spirito e un design sportivo, mentre Admiral è più concentrato su superyachts che con le utime novità nei cantieri possono raggiungere i 145 metri.
Da NCA sono invece usciti in passato molti traghetti e navi commerciali – gli ultimi 8 traghetti della grimaldi line sono usciti dai cantieri di Marina di Carrara e ultimo fra questi il nuovo traghetto per Ferrovie dello Stato, “Messina”.

The Italian Sea Group ha inteso riunire questi tre settori per sfuttare il mix di competenze e di capacità progettuali per puntare al top in ogni sua line di prodotti.
Un esempio di tutto ciò è la presentazione al Salone di Montecarlo del progetto di un Megayacht da 145 metri, una città galleggiante per armatori che amano lusso, design e tecnologie all’avanguardia. Molte delle nuove costruzioni infatti sono dotate anche di motori ibridi per navigazioni più silenziose e attente all’ambiente.

Nel 2008, Giovanni Costantino aveva rilevato dal fondo Venice di Palladio prima la maggioranza poi (nel 2009) l’intero capitale della Tecnomar. Inizialmente il fondo che possedeva Tecnomar pensava il piano di Giovanni Costantino troppo ambizioso, ma poi poi Costantino ottenne la possibilità di avere il 51% del pacchetto azionario. Nonostante le difficoltà iniziali date anche dalla crisi economica a livello mondiale  e  dalle problematiche interne, grazie all’attuazione di pratiche efficienti ed efficaci Tecnomar porta a compimento cinque costruzioni. Il fondo Venice si disimpegnò e con il 100% del capitale di tecnomar Giovanni Costantino si è potuto dedicare a una nuova espansione.

Admiral The Italian Sea Group comincia a prendere forma quando, nel 2011, dal tribunale fallimentare l’imprenditore aggiunge al suo gruppo la Admiral. Con questa acquisizione si sancisce il passaggio dalla vetroresina all’acciaio. Le richieste di megayachts sopra 50 metri arrivano e il sito produttivo di allora non è più funzionale ai progetti di Giovanni Costantino che rischia uno stallo nel suo camino di crescita che viene risolto con una nuova acquisizione, quella di NCA.

Nel 2013 arriva infatti il colpo più robusto, per The Italian Sea Group: Un cantiere delle dimensioni e del peso degli Apuania.  «La decisione di acquisire Nca», prosegue Admiral Sail Costantino, «poggia su una valutazione attenta delle valenze economico-finanziarie e strutturali della società. L’ampliamento della capacità produttiva ci avrebbe consentito di cogliere pienamente le opportunità che si presentavano sul mercato, in particolare nel segmento delle navi oltre i 50 metri. Da un punto di vista commerciale abbiamo deciso di operare su due mercati distinti, ma grazie all’innesto di una così solida competenza nella navalmeccanica, Admiral Tecnomar, secondo i nostri obiettivi, avrebbe consolidato ulteriormente la propria posizione di primo piano nel segmento dei megayacht di lusso».

Con la sua strategia Giovanni Costantino ha creato un gruppo come The Italian Sea Group che ha visto passare i risultati economici da una perdita di 10 milioni di euro di Tecnomar nel 2008 a un utile di 3,6 milioni di euro nel 2012 con una solidità patrimoniale che è NCA passata da una perdità di 8 milioni di euro ad un attivo di 25 milioni.

The italian sea group ha sede nei cantieri di Marina di Carrara dove Costantino ha investito ben otto milioni di euro solo nel restauro. Tremila metri quadri che sono arredati sul modello degli hotel di Lusso. Sale riunioni tagliate su misura dei gusti e degli stili degli acquirenti: arabi, russi e anche americani o brasiliani. Per farli stare a proprio agio qualunque idea abbiano in termini di design.
La sede di The Italian Sea Group comprende anche un grande spazio espositivo per dare la possibilità agli armatori di acquistare anche opere d’arte per i loro gioielli.

NCA Refit Restando in termini di design nei mesi scorsi Admiral Tecnomar ha chiuso un accordo per sviluppare la serie di superyacht E-motion. Imbarcazioni ibride dislocanti o semi dislocanti con velocità fino a 25 nodi. «È ciò che richiedono i nostri clienti», conclude Costatino, «che adesso sono tutti esteri. A parte il comparto vela di Admiral Sail che potrebbe già il prossimo anno attirare clientela italiana bisognerà attendere diverse stagioni perché lungo la penisola riparta il mercato. Speriamo che dopo le dichiarazioni pacifiste di Attilio Befera sul comparto della nautica, torni in vita anche il settore delle marine. Anche se non basterà qualche spolverata fiscale. L’Italia ha bisogno di riforme vere, dal welfare alla giustizia fino al fisco, solo così si tornerà a investire. Vale per il nostro comparto come per tutti gli altri».