CAMAIORE. Camaiore ha sul suo territorio diverse aiuole e aree verdi, ma spesso la loro manutenzione non è semplice, in un momento storico in cui le pubbliche amministrazioni faticano a sostenere le spese di gestione. Il Comune si doterà presto degli strumenti per poter permettere a cittadini o soggetti interessati di ‘adottare’ un’aiuola, curando un bene della città come se fosse qualcosa di ‘proprio’. L’Amministrazione Del Dotto, tramite un bando pubblico, potrà in questo modo concedere a soggetti terzi la gestione o la semplice manutenzione del decoro di aree di verde pubblico, con lo scopo al tempo stesso di migliorare la qualità e ridurre i costi di questi servizi resi alla collettività. La novità è stata approvata dalla Commissione Ambiente e approderà in Consiglio Comunale giovedì prossimo.
La concessione della cura delle aree verdi verrà regolata da un’apposita convenzione di adozione, sottoscritta tra le parti, il cui schema sarà approvato dalla Giunta. Chi ‘adotta’ l’aiuola non avrà titolo a ricevere alcun corrispettivo o rimborso spese: l’Ufficio Verde Pubblico, da parte sua, effettuerà controlli periodici per la verifica dell’adempimento degli obblighi assunti attraverso la stipula della convenzione. Il compito dell’Amministrazione Del Dotto sarà quello di individuare, nel giro di poco tempo, le aree verdi ‘adottabili’ sul territorio comunale, considerando le varie tipologie e le relative modalità di manutenzione e gestione. Su alcune particolari tipologie di spazi verdi, parchi, piazze, rotatorie, giardini (o altre aree assimilabili per caratteristiche e grandezza), potrà essere esposta una targa con la sola indicazione del nominativo del soggetto adottante, le cui forme, colori e dimensioni saranno stabilite dalla convenzione e uguali per ogni area. Le targhe non costituiranno spazi pubblicitari, quindi non saranno soggette ad autorizzazioni dell’Ufficio affissioni o al pagamento di canoni o somme di alcuna natura. Sono, in ogni caso, escluse le adozioni che abbiano, anche indirettamente, l’effetto di diffondere messaggi lesivi dei valori fondanti della Costituzione o di natura offensiva.
