CAMAIORE. “Poste Italiane ci ha davvero recapitato un brutto regalo di Natale, con la chiusura, a quanto pare definitiva, dell’ufficio postale di Casoli”.
Lo scrive il sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, all’indomani della sentita lettera di un bambino di Casoli al Babbo Natale di Poste Italiane per chiedere la riapertura dell’ufficio del paese.
“Un brutto regalo – dice Del Dtto – che oltretutto non è neppure una sorpresa, dato che Poste ha più volte sottolineato la sua irremovibile volontà, dettata da questioni di mero stampo economico. Mesi di manifestazioni, lotte e appelli dei cittadini hanno trovato un interlocutore sordo. Come Amministrazione Comunale ci siamo battuti accanto alla gente della frazione con ogni mezzo, e dobbiamo ringraziare anche la mediazione della Regione Toscana e del Presidente Enrico Rossi per aver, nel quadro generale, limitato i danni previsti dal piano dell’azienda postale”.
“Siamo riusciti a ‘salvare’ l’ufficio di Valpromaro, è vero, ma è impensabile a questo punto che non sia stato ritenuto giusto, da parte di Poste, provare a mantenere in vita quello di Casoli senza neppure averci proposto una seria alternativa”.
“Spostarsi da quella zona è – scrive il sindaco – soprattutto per gli anziani, scomodo e difficoltoso. La nostra posizione, adesso più che mai, è chiara: Poste Italiane deve ripensare immediatamente a questa decisione, trovare delle opzioni, ed esporcele quanto prima. Senza alternative, non può e non deve esserci una cessazione brutale
delle attività: la chiusura doveva essere sospesa almeno fino a che non si fosse trovata una posizione condivisa e fatto di tutto per salvare il salvabile. Così non è stato, e ancora una volta i cittadini si ritrovano penalizzati da scelte di tipo aziandalistico e prettamente economiche”.
“Stiamo valutando già le possibilità a nostra disposizione: a questo punto, non è da escludere che l’Amministrazione Comunale di Camaiore passi a vie legali, attraverso un ricorso teso a dimostrare l’essenzialità del servizio in una frazione come Casoli”.
