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Ulteriori ritardi. A fine febbraio 2004 la Soprintendenza affida i lavori di perfezionamento di Villa Argentina (750mila euro) alla ditta Teri Paolo di Firenze: entro un anno dovranno ultimare il rifacimento dei prospetti esterni con relativa tinteggiatura, lo smontaggio e rimontaggio dei pavimenti a piano terra, l’integrazione degli intonaci e la realizzazione degli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento. La rinascita della villa, però, prosegue lentamente: un anno dopo Lunardini, che è anche vicepresidente della commissione cultura a Palazzo Ducale, presenta una nuova interrogazione.

La replica non tarda ad arrivare: “I lavori termineranno entro la fine del 2005”, assicura l’assessore Roberta Martinelli. L’estate, oltre al sole, porta anche nuove polemiche sulla villa che cade a pezzi e sulla perdurante assenza di operai sulle impalcature. Sia l’architetto Glauco Borella della Soprintendenza, sia Tagliasacchi ribadiscono che nei primi mesi del 2006 la villa sarà regolarmente inaugurata: i ritardi riguardano soprattutto il piano terra, mentre i livelli superiori sono già in fase avanzata.

Nuovi fondi. Il successo delle visite guidate al cantiere, organizzate in autunno, pare di buon auspicio. E invece, Villa Argentina continua a rimanere chiusa: a marzo 2006 arriva un’altra interrogazione di Lunardini e la giunta provinciale risponde che entro Pasqua saranno ultimati i lavori di restauro al primo e secondo piano e, successivamente, sarà indetta la gara per il rifacimento del piano terra. La Provincia, intanto, stanzia altra 300mila euro per chiudere la partita.

Foto Versiliatoday

Il cantiere, tuttavia, è ancora fermo e non è chiaro quando riaprirà: la Soprintendenza, responsabile del restauro fino a quel momento, ha finito i soldi e ha riconsegnato l’immobile al legittimo proprietario. “Villa Argentina ci è stata consegnata il 14 luglio e i lavori non sono stati terminati: dateci tempo”, dichiara il neopresidente della Provincia Stefano Baccelli.

La volta buona? Il 2007 sembra foriero di buone nuove. Il piano terra, gli interni, il giardino e la recinzione versano ancora in pessime condizioni, vero. Però, attraverso il gioco del lotto, il Ministero mette sul piatto 460.893 euro. L’idea, adesso, è quella di creare un’unica gara d’appalto per tutte le opere mancanti e di restituire la villa ai viareggini entro la fine del 2008.

La burocrazia fa morire sul nascere questa ipotesi: alcune complicazioni impongono di dividere il restauro tra Provincia e Soprintendenza con due distinti appalti – il termine dei lavori è fissato in otto mesi – e non uno solo. A Palazzo Ducale si mostrano comunque fiduciosi: la riapertura di Villa Argentina accompagnerà le celebrazioni del secolo del Liberty, previste nell’autunno 2009.

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