VIAREGGIO. “Siamo abituati alle uscite fuoriluogo dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Ma l’ipotesi di una sua fuga dall’incarico a seguito di una proposta del governo di ridurre gli stipendi (873.666,03 euro) dei dirigenti ci lascia basiti”. Lo afferma Mario Navari, segretario versiliese di Rifondazione Comunista.

“Ricordando che lo stesso Moretti è stato un importante dirigente nazionale sindacale per poi arrivare ad intraprendere una lotta spietata nei confronti dei lavoratori delle ferrovie, impegnati nella sicurezza come il licenziamento di Antonini. Non dimenticandoci della sua definizione della strage di Viareggio come uno “spiacevole episodio”. Preso atto della sua riconferma nell’ attuale ruolo in maniera bipartisan (Pd-Pdl).

WSiamo allibiti che questo tipo di manager, da 2500 euro al giorno, in periodo di austerità siano i primi a dare pacche sulle spalle a Monti-Letta-Renzi per provvedimenti lacrime e sangue nei confronti dei soliti pensionati, piccoli commercianti, operai, studenti ecc.. Mentre si trasformano in piangenti vittime del sistema di fronte alla messa in discussione di privilegi economici forniti da nomine politiche.

“Moretti ha cercato di recuperare un rapporto positivo con il governo dicendo ‘di Renzi mi fido’, Ma anche in questo caso la pensiamo al contrario. Dopo le uscite fuoriluogo sulla stampa, aspettiamo con sfiducia l’uscita di Moretti da ogni incarico e nel contempo attendiamo che la verità e giustizia emergano dal processo in corso per la strage ferroviaria di Viareggio.”

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