MASSAROSA. “In merito alle accuse mosse da Marco Cheli e dal suo sindaco Franco Mungai, ci tengo a precisare che la confusione della quale mi accusano è, eventualmente, farina del loro sacco, in quanto i numeri e le cifre che ho riportato sono state prese dai bilanci che hanno pubblicato e dai resoconti che si trovano on-line eseguiti dal Libero Comitato Cittadino (e tratti dalle registrazioni delle sedute) in occasione delle riunioni svoltesi con l’amministrazione per cercare di risolvere la drammatica situazione che Mungai e soci avevano creato mandando le cartelle della tares”.

Non tarda ad arrivare la risposta del candidato sindaco Nicola Montalto sia al Pd di Massarosa che al sindaco Franco Mungai. “Per essere ancora più pignolo – scrive Montalto –  cito le testuali parole pronunciate dal sindaco in data 23/Nov/2013 alla prima riunione del Comitato, parole ribadite anche dalla dottoressa Monica Torti: “Il costo totale da coprire con la TARES è di 6 milioni e 800mila euro. Di cui 5milioni e 400mila solo di raccolta e gestione rifiuti. Di questi ultimi 1 milione e 100mila sono destinati alla raccolta differenziata. Per cui la domanda sorge spontanea, sono io confuso o ci sono persone che non hanno approfondito adeguatamente la faccenda? Per quanto riguarda il mio pensiero di poterla ridurre del 40%, altro non è che una semplice costatazione del fatto che, se questa amministrazione non avesse sottovalutato il problema (come ha riconosciuto lo stesso sindaco durante un’intervista andata in onda su Canale 50), e avesse lavorato con i cittadini a partire da giugno, avrebbe avuto a disposizione tutti gli strumenti amministrativi e legislativi per poter ammortizzare i costi e ridurre le bollette. Purtroppo il lavoro di studio e composizione della tassa è stato relegato a settembre, quando ormai il bilancio era in via di approvazione e le modifiche da poter apportare erano minime”.

“Per non essere tacciato nuovamente di dire castronerie, cito ad esempio alcuni comuni, come Novi Ligure, Augusta, Castellammare (i primi in ordine cronologico di una lunga serie), che non hanno avuto bisogno di esporre un cartello per auto-definirsi virtuosi, ma lo hanno dimostrato con i fatti, ed hanno utilizzato una legge nazionale, che permetteva di mantenere la TARSU anche per il 2013, in modo da non tassare ulteriormente i cittadini. Ricordo inoltre che la famosa legge che obbliga i comuni a coprire con i propri soldi le spese per la gestione dei rifiuti, risale al gennaio del 2011, ma l’esecutività di tale legge è stata posticipata al 2013 in modo da permettere alle singole amministrazioni comunali di razionalizzare eventuali costi esorbitanti. In questi due anni però, vediamo con rammarico, consultando documenti altrettanto ufficiali, pubblicati sulla Gazzetta Amministrativa, che sia nel bilancio 2011, che 2012 e 2013, le spese per la gestione rifiuti non sono affatto diminuite, anzi. Di chi è la colpa? Della precedente amministrazione? Del Governo Centrale? O di un’amministrazione che non ha saputo prendere le giuste misure, mostrando a pieno la sua incompetenza ed impreparazione quando si tratta di fare scelte politiche importanti e doverose?”

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ultimo aggiornamento: 18-04-2014


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