Ogni ricordo un fiore” (L. Lo Cascio, Feltrinelli, 2018)

Anche se il treno è vuoto non si resta mai davvero soli per fortuna…non si è mai soli finché insiste il nostro stesso autore, interno ma sfuggente e sconosciuto, a batterci i suoi colpi dentro i sogni. “

“Ogni ricordo un fiore” è una raccolta degli incipit che il protagonista, Paride Bruno, rilegge sulla tratta Palermo-Roma mentre ritorna dal funerale del padre di un amico. I più di duecento incipit sono stati scritti in treno, durante gli spostamenti di Paride. Sono inizi di romanzi, lunghi quanto il tempo di arrivare al primo punto fermo.

L’opera accoglie così i tentativi romanzeschi del protagonista che, in questi testi mai proseguiti, sperimenta stili, espedienti, giochi letterari molto vari e sorprendenti.

Nel corpo sono sparsi certi roghi, residui di un’origine di fuoco”

Tuttavia Lo Cascio, attore intenso e uomo di profonda cultura,va oltre il gioco e il virtuosismo.

In ogni frammento Paride racconta qualcosa di sé, della sua vita. Da un lato emerge l’apparente frustrazione di non aver mai proseguito nessuno incipit, dall’altro è proprio in questo puzzle di inizi che il lettore può divertirsi a ricostruire la storia e il pensiero di Paride. Se il procedimento avanza con il gioco della sperimentazione letteraria, il viaggio si fa marcatamente più intenso nella dinamica tra introspezione e memoria.

Lo Cascio utilizza un linguaggio ricercato, i periodi sono strutturati in maniera complessa. Le caratteristiche linguistiche, il montaggio stratificato degli incipit, ne fanno nell’insieme un’opera che richiede continua la partecipazione attiva del lettore e concentrazione assoluta.

L’autore si conferma grande appassionato e amante della letteratura, regalando al lettore il sospetto di quanta vita vissuta ci sia in ogni frammento riportato nella raccolta. Sicuramente c’è molta Sicilia, ed è più che un ritratto dai connotati nostalgici: è un territorio inteso come morfologia fisica e emotiva, colmo di contraddizioni, luci e ombre, riferimenti storici e geografici precisi stati d’animo sfuggenti.

Ciò che maggiormente mi ha colpito nel libro di Lo Cascio, è il sottile e intrigante gioco che innesca col lettore in questa saga dell’incompiuto: gli incipit proposti sono infatti delle stazioni di partenza da dove il lettore ha la possibilità di partire per spaziare con la propria sensibilità e immaginazione, nell’infinito mondo delle storie non scritte.

Ho letto su una rivista scientifica che studiare di per sé non costa fatica. Quello che stanca, eventualmente, è il dolore per le cose che si vengono a sapere”

L’autore

Luigi Lo Cascio (Palermo, 1967) dopo il diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, inizia un’intensa carriera teatrale. Il successo del grande pubblico lo abbraccia con film di grande portata come “I cento passi” e “La meglio gioventù”. Nel 2012 ha esordito come regista col film “La città ideale” presentato alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. “Ogni ricordo è un fiore” è il suo primo romanzo.

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incipit romanzo sicilia

ultimo aggiornamento: 12-10-2018


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