I consiglieri comunali della Lega, Massimiliano Baldini, Alfredo Trinchese, Maria Domenica Pacchini ed Alessandro Santini, tornano sulla vicenda del Politeama di Viareggio.

“Il 23 novembre 2018, insieme al capogruppo del M5S,  provvedemmo a formalizzare, alla Direzione Generale dell’Agenzia del Demanio a Roma ed al Mibact, istanza di avvio della procedura di verifica di interesse culturale (VIC), ex art. 12 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, a favore del Teatro Politeama onde evitare che questo patrimonio storico culturale che appartiene alla città corresse il rischio di essere trasformato in un centro commerciale o qualcosa di simile e adesso, proprio a seguito della nostra istanza, la pratica è stata avviata e si trova all’attenzione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Lucca che darà il suo parere entro settembre 2019 che, come ci auguriamo, riteniamo possa essere positivo con conseguente riconoscimento e conferma del vincolo di interesse culturale per il nostro storico teatro. Per questo motivo, questa mattina, abbiamo chiesto al PD di ritirare la mozione presentata perchè ogni decisione che l’Amministrazione dovesse assumere sarà condizionata dall’esito della procedura ex art. 12 Dlgs 42/2004 avviata su nostra sollecitazione, rendendo la mozione odierna priva di senso. Ed anzi rendendoci disponibili a ripresentarla tutti insieme, una volta definita dagli organi preposti la questione del vincolo di interesse culturale”.

“I rappresentanti della Lega rivendicano di essere stati i primi ad avviare la battaglia per salvare il Politeama da possibili speculazioni commerciali, sin da prima che la famiglia Scarpellini lasciasse il teatro a seguito dell’esito negativo dei contenziosi in tema di decadenza della concessione, mediante iniziative pubbliche davanti alla stessa struttura anche insieme ai rappresentanti dello stesso M5S e Gruppo Misto, mediante la presentazione di una osservazione al regolamento urbanistico che prevedeva una invariante strutturale alla destinazione del bene che conservasse la sua natura culturale che invece è stata respinta ed infine mediante avvio della verifica di interesse culturale (VIC), ex art. 12 Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 come detto sopra”.

“Ad ogni modo , in via subordinata, abbiamo anche presentato ben 5 emendamenti, firmati e sostenuti pure dal M5S e dal Gruppo Misto, fra i quali proprio quello della inevitabile pregiudizialità ad ogni decisione della conclusione della procedura di vincolo culturale in essere così come la riaffermata salvaguardia assoluta dell’utilizzo del bene per finalità culturali a garanzia della storia del nostro teatro. Naturalmente, con decisione priva di senso vista la competenza della Sovrintendenza dei Beni Culturali sul tema, la mozione è stata mantenuta, i nostri emendamenti tutti respinti ed approvato un documento che non serve a nulla”.

“Una decisione che dimostra come l’intento del PD e della maggioranza fosse solo quello di celare il loro colpevole ritardo sul Teatro Politeama mediante uno strumento – la mozione – che, ben diversamente dalla nostra istanza che ha dato avvio alla procedura di vincolo, è una mera dichiarazioni di intenti”.

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ultimo aggiornamento: 12-07-2019


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