Il filo sottile di Arianna (L. Sartori, Laurana, 2021)

Trama

Andrea Basilio, ex ispettore di polizia, ha da tre anni un’agenzia investigativa. Si occupa principalmente di tradimenti, situazioni familiari ambigue etc, senza grandi eventi avvincenti. Un giorno si rivolge a lui la seducente Arianna e prende in carico il caso che le propone. La giovane è l’amante di un importante uomo in vista di Milano che ha molti misteri e segreti. Colpito dal fascino di Arianna, Basilio persegue il caso con grande interesse, trovandosi così rapidamente a indagare in un giro di escort, gallerie artistiche fino a rintracciare un cold case. Evento portante intorno a cui ruotano le inchieste è l’expo di Milano muovendosi tra noir e poliziesco.

Note al margine

Il romanzo “il filo sottile di Arianna” è molto particolare a partire dai personaggi tratteggiati nella storia. Nessuno è veramente come tutti credono, pertanto si attiva da subito un gioco di specchi che coinvolge il lettore nella lettura e nella comprensione dei numerosi misteri che costellano la vicenda.

Basilio è il protagonista imperfetto di questa indagine: impulsivo, consapevole dei propri limiti, coinvolto personalmente nell’indagine, ha dalla sua la capacità di chiedere aiuto. Sullo sfondo della trama si muovono temi molto attuali a partire dalla condizione femminile nei nostri giorni e del ruolo della corruzione a più livelli.

Lo stile di Sartori è diretto, incisivo, alternando una schiettezza stilistica imponente e passaggi di decompressione emotiva in cui predominano descrizioni ambientali e introspettive.

Un romanzo particolare che si è guadagnato la vittoria al premio Nebbia Gialla 2020.

Il libro in una frase

“Insomma dopo quella festa avevano sequestrato la ragazza, l’avevano probabilmente drogata e…sì, ecco era successo l’irreparabile.”

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