Felici contro il mondo (E. Galiano, Garzanti, 2021)

Trama

Con “Felici contro il mondo” Enrico Galiano ci riporta nel mondo degli adolescenti Viola e Bove, già protagonisti di “Eppure cadiamo felici”. Viola proviene da una famiglia complessa, dove ha imparato a sbrigarsela spesso da sola, diffidente nei confronti del mondo e delle relazioni, è appassionata di fotografia e di parole straniere intraducibili che usa come categorie per comprendere il mondo. Lo ha un passato complicato e, dopo l’amicizia e i sentimenti cresciuti nel romanzo precedente con Viola, decide di allontanarsi su consiglio dei medici. Per Viola inizia un viaggio che è una discesa negli inferi delusa dalle relazioni più significative della sua vita, quella con Lo e con il professore Bove, combattuta nell’ apparente incapacità di lottare per un sogno accademico. Il mondo per Gioia non è più come lo immaginava.

Lentamente, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a risalire e ristabilire un modo piacevole di stare al mondo e camminare sulle proprie gambe con una consapevolezza e una gioia rinnovate.

Note al margine

Dopo “Eppure cadiamo felici”, romanzo d’esordio di Galiano, l’autore ci porta con grande determinazione nel mondo di Viola, protagonista già amatissima dal pubblico. La storia “Felici contro il mondo” è una narrazione potente sia dal punto di vista strutturale che nella capacità introspettiva che Galiano offre sui personaggi e sul loro vissuto. In particolare la scelta delle parole sommata a una estrema sensibilità e onestà, sono gli strumenti che rendono il racconto coinvolgente. L’elemento che più colpisce è indubbiamente il viaggio psicologico che Gioia compie: è il classico viaggio dell’eroina che dal momento della crisi affronta ostacoli e problematiche fino a giungere alla fondazione di un nuovo mondo, rinascendo. L’aspetto interessante è che Galiano ha saputo proporre questo topos classico perfettamente calato nel mondo degli adolescenti. Altro elemento notevole è lo sviluppo dei personaggi: tutti quanti, da quelli principali a quelli secondari, vivono un percorso di trasformazione e crescita. Grazie alla somma di questi elementi ancora una volta l’autore propone un’opera adatta a lettori molto diversi: pagina dopo pagina i conflitti e le paure di Gioia divengono lo specchio universale della storia di ciascuno. Più in generale l’opera è un invito a entrare nei mondi distanti dal proprio e a credere fermamente alla possibilità di essere felici. Un libro che emoziona, che fa riflettere e che offre coraggio e speranza.

Il libro in una frase

“La paura è il primo segno che dobbiamo combattere per quello che amiamo”

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