ANTONIO DI NATALE

Ha Viareggio nel cuore, dove ha trascorso una parte importante della sua vita professionale. Antonio Totò Di Natale, 35 anni, attaccante dell’Udinese, ha lasciato il segno anche a Viareggio in quella parentesi, quando nella stagione 98-99, approdò proveniente dall’Iperzola e con il suo “gemello del gol”, Vitaliano Condor Bonuccelli, con Roberto Pruzzo in panchina (poi sostituito da Francesco Bertolucci) segnò 12 reti portando il Viareggio nelle zone alte della classifica del campionato di C2.

Un giocatore, ma soprattutto, un uomo Totò Di Natale che è rimasto nel cuore degli sportivi viareggini, ma non solo. Ha comprato una casa a Lido di Camaiore, accanto all’ex compagno di squadra, Andrea Gazzoli, oggi diesse al Grosseto e prima ancora al Viareggio e proprio alla sua ex squadra Di Natale è legato: un’estate ha messo a disposizione il suo volto per promuovere la campagna abbonamenti.

Da quando gioca a pallone, Totò venuto dalla provincia di Napoli ad Empoli dove ha iniziato a giocare, ha avuto tra i punti di riferimento Vincenzo Montella, oggi valido tecnico del Catania e prima ancora della Roma. Ha iniziato da subito a segnare gol e dopo Viareggio è tornato all’Empoli per poi arrivare all’Udinese conquistando meritatamente anche la maglia della nazionale azzurra, obiettivo che spera di poter centrare anche con cesare Prandelli in vista degli Europei.

Per due anni di fila ha vinto la classifica cannonieri ed è sulla strada buona anche quest’anno (2011-2012). Ha rifiutato il trasferimento alla Juventus per una scelta di vita. In passato era stato un obiettivo anche di Milan, Inter, Roma e Napoli, ma è ad Udine alla corte della famiglia Pozzo che Totò, assieme alla moglie Ilenia e i bambini Filippo e Diletta, si trovano a loro agio.

Quando possono però vengono a Viareggio e ad Empoli, dove è originaria la moglie, da queste parti hanno trovato la serenità e la tranquillità per vivere senza lo stress della metropoli una vita comune come semplici cittadini, anche se Totò ora con merito è arrivato in alto, dopo tanta gavetta e sacrifici.

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