(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

CAMAIORE. “Molto rumore per nulla”.

Così il Sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto, per restare in tema di rumori, anche politici, commenta le proteste del PDL a fronte dell’ordinanza che è stata firmata per limitare i comportamenti incivili e garantire il decoro sul territorio.

“Nessun proibizionismo, soltanto regole per il quieto vivere – spiega il primo cittadino – In passato, nessuno si era posto il problema di conciliare le esigenze di chi vive con quelle di chi lavora, alimentando conflittualità che vanno risolte. Dunque si beve e ci si diverte, come sempre, ma avendo cura di non sporcare, di non fare confusione e di rispettare l’ambiente”.

L’ordinanza n. 204/2013 è infatti la riproposizione, per la stagione estiva, del medesimo testo dell’ordinanza n.434 del 2012.

“Se non ci sono stati problemi con la precedente versione – aggiunge Del Dotto – non vedo che problemi dovrebbero nascere ora, con lo stesso testo. Evidentemente, il PDL o non segue la vita della comunità, dimenticandosi che l’ordinanza c’è già stata in passato, oppure non sa leggere le ordinanze, che peraltro sono identiche e che dimostrano che non c’è alcun proibizionismo di consumo ma solo di uso di contenitori realizzati con certi materiali. Va ricordato, semmai, il periodo funesto in cui la precedente amministrazione ordinò la chiusura dei locali proprio per le stesse ragioni (rumori, schiamazzi, sporcizia), senza in realtà aver mai avuto il coraggio di mettere una chiara regola. Insomma, criticano dimenticandosi che da noi la campagna elettorale non c’è, eppure i veri proibizionisti erano loro: per risolvere i problemi della località turistica, si facevano ordinanze di chiusura delle attività e i lavoratori stavano a casa; scelte spesso affrettate e dannose – rincara il Sindaco – In territori come i nostri, la conflittualità fra chi vuole dormire e chi vuole lavorare è fisiologica: crediamo di aver trovato una serie di misure per un giusto bilanciamento, ribadendo le regole della convivenza civile ed educata fra chi risiede e chi lavora. Evitare che vetro, lattine e plastica vengano lasciati in giro per la città è l’obiettivo del provvedimento, configurato in modo che i consumi avvengano presso i locali che poi, com’è loro dovere, puliscono e garantiscono il decoro. La pulizia dei luoghi, infatta, è un costo sociale che ricade su tutti i cittadini, anche su quelli che non escono il sabato sera: per questo, vanno ricordate le regole di una città che della bellezza e del decoro vuol far sempre di più una caratteristica fondamentale dell’attrattiva turistica”.

Il Sindaco tiene, dunque, a specificare la sua posizione sul cosiddetto proibizionismo: “Sinceramente, se c’è qualcuno che dietro il motto della libertà ha sempre nascosto un atteggiamento illiberale e settario, quella è proprio la politica del PDL camaiorese: lo dimostrano le ordinanze di chiusura fatte e poi rimangiate. Quest’ordinanza parla soltanto dei contenitori delle bevande. Per il resto, ciascuno è libero di consumare la bevanda che vuole: l’importante è farlo con coscienza e con consapevolezza, specie quando si parla di alcolici”.

Il testo dell’ordinanza infatti non vieta il consumo di alcolici, bensì vieta l’uso di tutti quei materiali che creano sporco e degrado o anche pericolo (come il vetro).

“La nostra volontà – conclude il Sindaco – è quella di far lavorare i locali e dare delle regole chiare che, se rispettate, sono una certezza anche per le attività commerciali oltre che per i turisti; prima l’Amministrazione faceva come lo struzzo, che nasconde la terra sotto la sabbia, oggi vediamo il problema e in modo serio cerchiamo di risolverlo e farlo nel migliore dei modi. Non mi pare che il PDL abbia le idee chiare su come risolvere gli annosi problemi della città e, anzi, mi pare che nemmeno più li conosca”.

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ultimo aggiornamento: 10-05-2013


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