VIAREGGIO. Ci sono notizie annunciate tout court e notizie date tra le righe. Partiamo dalla prima: il presidente del Cgc Alessandro Palagi fa sapere che sta andando avanti il progetto di dotare lo stadio dei Pini di un nuovo manto erboso “che vorrei pronto per il 2 febbraio”. Ecco la seconda: poiché il 2 febbraio è la data in cui inizierà la 67a edizione del Torneo di Viareggio, viene da pensare che la manifestazione non dovrebbe spostarsi dalla città in cui è nata e cresciuta.

Della volontà, e della necessità, di rifare il campo dello stadio di Viareggio se ne discute da tempo immemore. Negli ultimi mesi, però, il Cgc ha portato all’attenzione generale l’ipotesi di un manto con erba sintetica mista. L’operazione vedrebbe il coinvolgimento di realtà quali la Lega Serie B, il Credito Sportivo e la Limonta, azienda piuttosto conosciuta nel settore.

“Venerdì scorso siamo stati a Roma, in Figc c’è chi vorrebbe vedere portato a compimento questo progetto”, dichiara Palagi. “Però serve una verifica dei tempi necessari per completare l’intervento, che potrebbe essere più lungo del previsto”. Per avere il manto erboso ultimato in occasione dell’inizio del Torneo i lavori dovrebbero iniziare a breve, tenendo conto anche del periodo di riposo per la semina e la crescita dell’erba.

Foto Vt
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Detto in altri termini: di qui a febbraio il Viareggio 2014 dovrebbe giocare fuori dallo stadio dei Pini sei incontri casalinghi del campionato di Eccellenza. Ma le due società bianconere non sembrano intenzionate a litigare. Anzi: uniranno le forze per risistemare la gradinata dello stadio e meditano di approfondire la collaborazione. Una soluzione, insomma, si troverà. Anche perché, osserva Palagi, “con un nuovo manto erboso tutti ne trarrebbero beneficio”.

Il presidente del Cgc, stimolato dai giornalisti, ritorna anche sul progetto del nuovo stadio presentato nella primavera del 2008 dall’allora presidente dell’Esperia Viareggio Stefano Dinelli e che non ha mai visto la luce. “All’epoca eravamo contrari, ma la nostra non era certo una posizione vincolante. Vedendo la crisi che ha investito anche il settore dell’edilizia credo che ci saremmo ritrovati con una colata di cemento lasciata a metà: forse è meglio che sia andata così”.

Per Beppe Vannucchi, ex direttore generale dell’Esperia e oggi tra i fautori del neonato Viareggio 2014, “l’idea di Dinelli era valida: purtroppo nel frattempo sono cambiati lo scenario e l’economia”.

Palagi fa poi il punto sull’impiantistica sportiva: “A Viareggio non abbiamo più fatto nulla: mi pare assurdo non mantenere ciò che abbiamo. Dobbiamo difendere lo stadio, il palazzetto, la piscina, il Torneo ma anche il Carnevale e il Pucciniano. Non possiamo permetterci di perdere ciò che ci è rimasto”.

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