VIAREGGIO. Sciolti, a quanto pare, i dubbi sul contributo economico da parte del Comune di Viareggio, per la Fondazione Carnevale è ora tempo di passare all’approvazione definitiva del nuovo bando di concorso. Che, come già annunciato, sarà annuale, con il meccanismo di avanzamenti e retrocessioni congelato almeno per quest’anno e con la reintroduzione delle opere sostitutive. Da questa prospettiva, le richieste che tempo fa avevano avanzato i carristi sono state sposate in pieno. Ma i costruttori hanno ancora qualche quesito da porre ad Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale, e lo faranno nel corso di un incontro in programma oggi alle 18.30.

Durc e casellario giudiziale. Un anno fa venne introdotta, quale requisito essenziale, la presentazione del Durc, il Il Documento Unico di Regolarità Contributiva che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nei confronti di Inps, Inail e Casse Edili. Adesso compare anche un nuovo elemento, il casellario giudiziale – o giudiziario – che contiene l’insieme dei dati relativi a provvedimenti giudiziari, sia penali che civili, e amministrativi riferiti a soggetti determinati.

“È la prima volta che in un bando di concorso compaiono tutti questi accorgimenti legali”, fa presente Fabrizio Galli, presidente dell’Assocarristi. “Attendiamo delucidazioni al riguardo.”

A quando gli acconti? “Chiederemo anche che ci venga fatto un resoconto dell’incontro di ieri mercoledì 3 ottobre con il subcommissario De Lucia, il cui esito lo abbiamo appreso solamente dalla stampa”, prosegue Galli. “Vogliamo sapere se la Fondazione è in grado di scrivere con certezza sul bando di concorso quando verranno versati gli acconti dei compensi per costruire carri e mascherate. In seconda battuta, vogliamo conoscere l’entità di questi acconti.

“Solo così sarà possibile determinare in quali condizioni lavoreremo al prossimo Carnevale. Faremo inoltre presente che l’edizione 2012 non è ancora un capitolo definitivamente concluso: la questione dei traslochi tra i vari hangar della Cittadella è ancora lontana da una soluzione.”

Si parte a febbraio? Altro argomento di discussione sarà la proposta dei carristi di posticipare di due settimane l’inizio dei corsi mascherati, al momento fissato il 27 gennaio. Troppo presto, secondo i costruttori, per riuscire a completare a dovere le loro opere. “Sono nel mondo del Carnevale dal 1986 e credo sia la prima volta che arriviamo a discutere del bando di concorso il 4 ottobre”, osserva Galli. “Abbiamo accumulato un ritardo spaventoso e non è stato certo determinato dalla nostra categoria.

“Il 27 gennaio ci sembra una data da rivedere: siamo a ridosso delle vacanze di Natale, molti cittadini non avranno ancora ricevuto la mensilità e la crisi morde. Il rischio, insomma, è che le spese superino le entrate.” Dall’altra parte, però, i precedenti casi di corsi mascherati nella seconda domenica di Quaresima non sono benauguranti. “Santini, a quanto pare, non esclude la possibilità di partire una settimana dopo. Ne parleremo e vedremo se il gioco vale la candela.”

I precedenti. Non è la prima volta, in quasi 140 anni di storia, che il Carnevale si trova a dover fronteggiare una serie di avversità. Si pensi alle condizioni disastrose in cui versava la città all’indomani della Seconda guerra mondiale: i carri furono costruiti sotto le logge del mercato, nell’ex Casa del Fascio, tra le rovine del Bagno Balena e nell’atrio della stazione. Per quanto riguarda la scelta dei materiali, ci si arrangiò in qualche modo. Ma, alla fine, il Carnevale nel 1946 si fece.

Pochi anni dopo, nel 1960, un incendio distrusse gli hangar di via Machiavelli. I nuovi baracconi di via Marco Polo furono consegnati, peraltro a lavori non ancora ultimati, il 2 gennaio 1961, a un mese e tre giorni dal primo corso mascherato. Le sfilate, però, iniziarono regolarmente il 5 febbraio, seppur con costruzioni incomplete o, addirittura, rimaste parcheggiate negli hangar.

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